Stretta su movida e feste private, ma nessuna chiusura anticipata di bar e ristoranti. È in sintesi il contenuto dei provvedimenti riguardanti il mondo Horeca contenuti nel nuovo DPCM del Governo Conte, che slitta di una settimana, salvo l’obbligo di mascherina anche all’aperto in vigore da oggi stesso. Le novità sono state elencate dal ministro della Salute Roberto Speranza, ed essenzialmente confermano una maggiore rigidità nel rispetto delle regole anti-contagio da coronavirus.
L’emergenza pandemica verrà prorogata fino al 31 gennaio 2021. Il nuovo decreto avrà validità di circa 30 giorni (probabilmente sarà rinnovato).
Scampata, dunque, la chiusura anticipata dei locali, a differenza di quanto accaduto in Campania e Lazio, dove la chiusura è imposta alle 23, salvo poi l’ingresso della clientela possibile sino alle 22:50, per degustare una pizza chiusi a chiave in pizzeria. A garantire un maggiore controllo soprattutto sul distanziamento sociale e sugli assembramenti, le forze dell’ordine saranno affiancate dai militari dell’esercito. I soldati, esattamente come un qualsiasi pubblico ufficiale, potranno elevare multe fino a 3000 euro ai cittadini che non rispetteranno gli obblighi nazionali. Alle Regioni viene, inoltre, concessa la possibilità di inasprire le misure. Il nuovo DPCM confermerà poi il divieto di assembramento anche fuori dai locali e lo stop a feste da ballo, sia all’aperto che al chiuso. La stretta resta confermata anche sulle cerimonie, con il tetto massimo di 200 persone che dovranno tuttavia rispettare le regole vigenti per tutte le altre situazioni della vita quotidiana, mascherina per l’intera cerimonia e distanziamento.