Pubblicato
6 ore fail
By
Redazione
Vino e vendemmia, siamo nel pieno della stagione e – da quanto si legge – dopo due stagioni così così, la vendemmia italiana torna a segnare numeri confortanti: 47,4 milioni gli ettolitri stimati da Ismea, Assoenologi e UIV nel loro consueto report annuale.
Valutazioni settembrine che, se confermate, rappresenterebbero un bel +8% rispetto al 2024. E la qualità? Buona, in certi casi ottima, secondo le varie fonti, con uve sane, gradazioni alcoliche contenute, acidità in tenuta e profili aromatici che promettono bene.
Ma c’è un ma…
Il vino si vende meno e si vende poco, basti pensare che al 31 luglio, nelle cantine italiane, giacevano ancora quasi 40 milioni di ettolitri di vino, a cui si aggiungono 2,3 milioni di ettolitri di mosti (dati estrapolati dal sito del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste). Tradotto: più di 42 milioni di ettolitri di scorte.
Perché? Perché le vendite non girano, l mercato interno arranca, l’export rallenta (vedi dazi), i vini comuni restano sullo stomaco e anche il duo DOP – IGP non vola come un tempo.
Andrea Signorini entra in Carlsberg Italia come nuovo National Sales Director
Radeberger Gruppe rafforza la collaborazione con Grupo Damm: siglato accordo di distribuzione in Germania
Bar, un format in crisi?
Io sono naso. Il nuovo libro di Ilaria Legato
Hotel Family Lab, gli eventi di novembre
Distribuzione Horeca: Le 5 Regole (+1) del Successo
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.

