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RedazioneFuoricasa e Food Service, il mercato italiano dell’Horeca – per il 2025 – non promette performance di rilievo, vivrà un’altra annata abbastanza tranquilla, anche se per taluni analisti è solo calma apparente, il fuori casa italiano resta comunque dinamico nella sua evoluzione.
Un’evoluzione che deve però fare i conti con un consumatore che sempre più fa due conti prima di sedersi al tavolo di un ristorante, infatti, se parliamo di numeriche di visite nei locali Horeca c’è ancora da recupera il gap, il solco tracciato dal periodo. Una conferma che giunge da dati emersi nel convegno “Outlook on the European Foodservice Industry”, organizzato da Circana a SIGEP World.
È vero che a valori la spesa nel settore del food service – a livello europeo (Italia, Francia, Germania, Spagna e UK) – è tornata sopra ai livelli pre-Covid, passando dai 309 miliardi del 2019 agli attuali 336 (+9%), ma a livello di “visite”, ovvero il numero di persone che entrano ed escono da esercizi commerciali legati al food (delivery compreso) non si è ancora ristabilito completamente.
Dalla ricerca, sono emersi altri importanti trend e altri dettagli dallo studio di Circana li abbiamo chiesti direttamente a Matteo Figura, Director Food service Italy Circana:
«La fotografia che Circana fa per quanto riguarda i consumi fuoricasa nei principali mercati europei indica che, in questa fase, a frenare una crescita importante del fuoricasa è soprattutto il mondo del servizio completo, ovvero dei ristoranti che registrano appunto un calo del 2,7% in presenza tra il 2024 e il 2023; rimane stabile, invece, tutto il mondo del servizio veloce: tutti quei luoghi dove non c’è un servizio a tavolo fatto appunto da fast-food e ristoranti similari. Chiaramente, ad incidere su questo trend è anche la componente di lavoro ibrido o di lavoro da casa: il 45% di chi risponde alle nostre indagini di sentiment ci dichiara che l’Europa fa parte del lavoro ancora a casa sia in percentuali variabili rispetto al 21% del 2019; di rimbalzo l’effetto del lavoro ibrido, del lavoro da casa, ha un impatto su anche quelli che sono gli ordini online, infatti, la spesa per gli ordini a domicilio per il delivery è cresciuta negli ultimi anni e si attesta oggi in Europa attorno ai 37miliardi rispetto ai 16 del 2019».
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