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Campari Group annuncia i risultati dei primi nove mesi 2024
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RedazioneNonostante la continua sovraperformance rispetto ai competitor nelle principali combinazioni brand-mercato, soprattutto aperitivi e tequila, il trend complessivo dei nove mesi riflette un contesto sfidante, a causa di fattori macroeconomici, settoriali e climatici, con un picco nel terzo trimestre.
- Crescita organica positiva delle vendite nette pari a +2,1% nei primi nove mesi del 2024 (-1,4% nel terzo trimestre).
- Gli indicatori di profittabilità sono stati influenzati dalla performance delle vendite nette e dagli investimenti in infrastrutture già pianificati, previsti continuare nel resto dell’anno.
- Per il futuro, prosegue la fiducia nella sovraperformance e nell’aumento delle quote di mercato, sfruttando la forza dei marchi in categorie in crescita, con un programma dedicato per accelerare la crescita e la profittabilità attraverso focus, semplificazione e contenimento dei costi.
- Evoluzione del modello operativo con le House of Brand.
- Accelerazione della razionalizzazione del portafoglio con focalizzazione sulle priorità.
- Programma di efficienza per il contenimento di costi.
- Lancio di un nuovo programma di acquisto di azioni proprie per €40 milioni.
Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-Milano N.V. (Reuters CPRI.MI-Bloomberg CPR IM) ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 settembre 2024.
Sintesi dei Risultati
La performance delle vendite nette nei nove mesi del 2024 è stata influenzata da una combinazione di fattori concomitanti, in particolare la debolezza macroeconomica, il maltempo, la pressione sul reddito disponibile dovuta all’inflazione e la ridotta fiducia di consumatori e distributori, con un picco nel terzo trimestre, nonostante la sovraperformance rispetto all’industria nelle principali combinazioni di brand-mercato.
La performance della profittabilità è stata influenzata anche dal proseguimento degli investimenti in infrastrutture già pianificati,in un contesto di mercato sfidante.
- Le vendite del gruppo sono state pari a €2.277 milioni, in aumento del +2,1% organicamente (-1,4% nel terzo trimestre) e complessivamente +3,4%. L’effetto perimetro è stato del +2,1% (€46,5 milioni), principalmente guidato da Courvoisier, mentre l’effetto cambio è stato del -0,8% ((€16,7) milioni).
- L’EBIT-rettificato è stato di €499,4 milioni, in calo del -4,2% organicamente (-18,2% nel terzo trimestre) e complessivamente del -4,1%, con un margine del 21,9%.
- L’EBITDA-rettificato è stato di €590,7 milioni, in calo del -2,0% organicamente (-14,0% nel terzo trimestre) e complessivamente del -1,8%, con un margine del 25,9%.
- L’utile del gruppo prima delle imposte è stato di €423,0 milioni, complessivamente -5,0% (-20,4% nel terzo trimestre). L’utile del Gruppo prima delle imposte rettificato è stato di €452,1 milioni, -4,6%.
In relazione ai principali trend di mercato, nelle Americhe, la performance ha risentito delle sfide persistenti in selezionate categorie negli Stati Uniti e dell’impatto eccezionale dell’uragano in Giamaica (escludendo il quale nel terzo trimestre le vendite nette consolidate sono rimaste stabili), nonostante la crescita continua negli aperitivi e nella tequila. Nei principali mercati europei, in particolare nei mercati on-premise come l’Italia, le condizioni meteorologiche sfavorevoli all’inizio della stagione primavera-estate e in settembre, insieme a un consumo meno sostenuto del previsto, hanno portato a riordini inferiori alle aspettative nella parte finale del terzo trimestre. Nell’Asia Pacifico, le vendite nette sono state influenzate dal persistere di condizioni avverse a livello macroeconomico e di pressione competitiva.
Outlook per la restante parte dell’anno
Nella restante parte dell’anno, ci si attende un persistere del ciclo macroeconomico sfavorevole. In base all’attuale visibilità, Campari Group si aspetta una crescita delle vendite nette organiche low single digit,dovuto a:
- Americhe influenzate dal persistente contesto di consumo negli Stati Uniti, con tassi di crescita che riflettono anche una base di confronto elevata nell’ultimo trimestre, così come dall’impatto dell’uragano in Giamaica, mentre gli altri paesi continuano a crescere;
- EMEA, che continua a mostrare l’impatto di destocking, contesto competitivo e fiducia dei consumatori in mercati selezionati, senza recuperare il calo del terzo trimestre anche a causa della bassa stagionalità degli aperitivi;
- Asia Pacifico con alcuni potenziali benefici da un contesto macroeconomico meno sfavorevole, ma con il persistere dell’impatto della route–to–market in fase di completamento.
La performance organica dell’EBIT-rettificato sia in termini di profittabilità che in termini di variazione, considerando la base sfavorevole di confronto dell’ultimo trimestre dello scorso anno, si aspetta sia negativamente impattata da uno sfavorevole mix di vendita e dal mancato assorbimento dei costi fissi a causa di minori volumi di produzione, nonostante i benefici sulle materie prime, così come dal completamento degli investimenti nel business in corso.
Outlook del medio periodo e azioni strategiche
Nel 2025 e oltre, con l’attenuarsi dell’impatto dei fattori ciclici di cui sopra, Campari Group si aspetta di continuare a sovraperformare rispetto ai competitor e guadagnare quota di mercato, grazie alla forza dei propri marchi in categorie in crescita, con un graduale ritorno nel medio termine a una crescita organica mid-to-high single digit delle vendite nette, in un contesto macroeconomico normalizzato. Ci si attende che la profittabilità sia sostenuta dall’aumento del margine lordo, che beneficerà della crescita delle vendite nette, del mix di vendita positivo guidato da aperitivi, tequila e premiumizzazione del portafoglio, delle efficienze dei costi di produzione, così come della generazione di leva operativa e di un aumento delle efficienze negli investimenti per la costruzione dei brand. La performance sarà sostenuta da iniziative chiave per accelerare la crescita e la profittabilità attraverso focus, semplificazione e contenimento dei costi:
- House of Brand
- Per sfruttare appieno il potenziale di lungo termine del nostro portafoglio diversificato con un peso crescente di spirit premium invecchiati, il modello operativo di Campari Group evolverà verso un’organizzazione basata su quattro House of Brand di nuova creazione, destinate a interagire con le tre Regioni esistenti. In aggiunta alla già creata House of Cognac&Champagne, il nuovo modello includerà le House of Aperitif, House of Whiskey and Rum e House of Tequila. Secondo il nuovo modello, le House of Brand saranno in grado di migliorare la definizione di ambizione di categoria e di focalizzarsi non sono sulla premiumizzazione, ma anche avendo la responsabilità end-to-end per il conto economico delle rispettive categorie a livello globale e l’allocazione di risorse a livello di marketing, commerciale, di innovazione e supply chain. Inoltre, l’efficacia del marketing sarà migliorata attraverso un più forte coordinamento centrale e sfruttando le competenze esistenti a livello locale. Ci si attende un miglioramento nell’efficienza e nell’agilità anche attraverso una più focalizzata ed efficace allocazione delle risorse e degli investimenti per la costruzione dei marchi.
- Razionalizzazione del Portfolio
- Inoltre, in linea con la strategia di continuare ad aumentare il focus sui brand principali e ottimizzare le risorse allocate per massimizzarne il ritorno sull’investimento, Campari Group accelererà la razionalizzazione del proprio portafoglio, con l’obiettivo di cedere i brand non strategici. L’obiettivo è quello di assicurare un maggiore focus sui brand in crescita, liberando risorse da allocare in parte sui marchi prioritari, per supportare la crescita in modo consistente con il modello delle House of Brand, e in parte per incrementare i margini.
- Programma di contenimento dei costi
- La combinazione delle due iniziative di cui sopra, insieme a un programma di contenimento dei costi che fa leva sul nuovo modello operativo, che prevede ottimizzazione nell’allocazione delle risorse, semplificazione e revisione dei processi end-to-end, e anche sugli investimenti tecnologici, tra cui processi di pianificazione di nuova generazione e analisi di business potenziate, consentirà a Campari Group di ottenere maggiori efficienze nei costi di struttura. Il programma è atteso generare un beneficio totale pari a 200 punti base in termini di incidenza dei costi di struttura sulle vendite nette nei prossimi tre anni entro il 2027, con un corrispettivo incremento del margine operativo.
Governance
Il processo di selezione del nuovo Chief Executive Officer, che rappresenta una priorità assoluta per il Comitato per la Transizione della Leadership, per ilComitato Remunerazione e Nomine e per il Consiglio di Amministrazione, sta procedendo a pieno ritmo. La società auspica di concludere entro primo semestre dell’anno prossimo.
Programma di acquisto azioni proprie
Campari Group lancia un nuovo programma di acquisto di azioni proprie di importo massimo pari a €40 milioni con inizio il 30 ottobre 2024 e terminerà non oltre il 12 novembre 2025. Il programma è destinato ad adempiere agli obblighi derivanti da programmi di stock option e altri piani di incentivazione a base azionaria, attualmente in vigore o da adottare. Per ulteriori informazioni si rimanda al relativo comunicato del 29 ottobre 2024.
Risultati al 30 settembre 2024-analisi della performance
Analisi delle vendite consolidate
In riferimento ai risultati di crescita organica per area geografica:
- le vendite nelle Americhe (45% delle vendite totali del Gruppo) sono cresciute del +4,9% nei nove mesi (+1,0% nel terzo trimestre). Il mercato principale degli Stati Uniti è cresciuto del +2,2% nei nove mesi, mentre il terzo trimestre è rimasto invariato, nonostante la continua sovraperformance di Espolòn (Q3: +11%), Aperol (Q3: +15%) e Campari (Q3: +16%), a causa dell’impatto di un contesto di mercato sfidante. Campari Group ha sovraperformato rispetto al settore nei dati di sell-out sia in termini di crescita a valore che diprezzo/mix nei nove mesi, specialmente nel canale di vendita strategico dell’on-premise, in cui è stata l’unica azienda a crescere nei nove mesi[1]. La performance di SKYY ha continuato a essere sotto pressione, in linea con altri principali attori della categoria, mentre Wild Turkey è stato influenzato da dinamiche di categoria deboli, allorché la strategia di concentrarsi su prezzo/mix rispetto al volume continua come dimostrato dai dati di sell-out. La performance di Grand Marnier è stata influenzata dall’effetto destocking, con un’evoluzione positiva nei nove mesi. La Giamaica ha registrato una crescita del +1,0% nei nove mesi, nonostante un impatto significativo nel terzo trimestre (-19,7%) a causa dell’effetto dell’uragano, che ha generato indisponibilità di prodotto nel portafoglio di rum sia per il mercato locale che per il mercato d’esportazione. Gli altri mercati della regione sono cresciuti a doppia cifra complessivamente, con una forte crescita in Brasile guidata da aperitivi e marchi brasiliani locali, in Canada grazie alla crescita di Aperol ed Espolòn, compensando il calo in Argentina nonostante il miglioramento del trend a partire dal secondo trimestre in poi.
- Le vendite in EMEA[2] (48% delle vendite totali del Gruppo) sono cresciute del +1,4% nei nove mesi (-2,4% nel terzo trimestre). A livello di totale Europa off-premise, Campari Group ha registrato una sovraperformance significativa a sell-out con un +4% di crescita a valore confrontato con un -1% nel settore nei nove mesi[3]. L’Italia ha registrato un calo del -5,7% nei nove mesi (-7,0% nel terzo trimestre) con un impatto delle condizioni meteorologiche deboli all’inizio della stagione primavera-estate e in settembre, che ha portato i grossisti a contenere le scorte. La Germania è cresciuta del +5,5% con Aperol, Sarti Rosa e Ouzo 12 che guidano la performance (-6,2% nel terzo trimestre influenzato da un’elevata base di confronto). La Francia (-2,7%), è stata influenzata dal contesto settoriale debole nonostante il portafoglio di aperitivi resiliente e il Regno Unito (-8,0%) dalle condizioni meteorologiche, da un contesto commerciale sfidante e dalla limitata disponibilità dei prodotti rum a causa dell’uragano in Giamaica. Altri mercati della regione hanno registrato una crescita a doppia cifra (+11,7%) con un contributo positivo dalla maggior parte dei mercati e in particolare GTR, Spagna, Austria e una forte accelerazione in Grecia, con la crescita di Aperol e Campari che beneficiano degli investimenti recenti nella route-to-market.
- Le vendite in Asia Pacifico (7% delle vendite totali del Gruppo) sono diminuite del -9,8% nei nove mesi (-8,1% nel terzo trimestre). L’Australia ha registrato un calo del -8,8% nei nove mesi principalmente a causa della pressione sul portafoglio Wild Turkey e della diminuzione dell’attività di co-packing, mentre Aperol, Campari ed Espolòn hanno registrato un aumento a doppia cifra da una base piccola ma in crescita. Escludendo il co-packing, l’Australia ha registrato -2,7% nei nove mesi e +7,9% nel terzo trimestre prima della stagione di picco degli aperitivi. Gli altri mercati della regione hanno registrato un calo complessivo (-10,8%) influenzato da India, Corea del Sud e Cina compensando il continuo slancio di crescita sia in Giappone, sfruttando anche il successo del recentemente lanciato Wild Turkey Highball ready-to-drink, sia in Nuova Zelanda. La Cina è stata influenzata dal contesto macro sfidante e dai cambiamenti nella route–to–market, mentre l’India dai cambiamenti nella route–to–market che saranno completati entro la fine dell’anno.
In riferimento ai risultati di crescita organica per brand:
- I brand a priorità globale (68% delle vendite totali del Gruppo) hanno registrato una crescita del +3,5% in nove mesi con -1,3% nel terzo trimestre. Aperol è cresciuto del +3,2% nei nove mesi nonostante una base di confronto difficile (9M 2023: +23%) influenzata dal phasing delle spedizioni e dalle condizioni meteorologiche avverse in primavera e settembre in Italia e Germania, nonostante la crescita continua e forte nelle Americhe, inclusi Stati Uniti, Canada e i mercati in fase di sviluppo come Brasile e Messico, così come Australia, Grecia e GTR. Escludendo Italia e Germania, la crescita organica di Aperol è stata del +9,0% in nove mesi. Campari è cresciuto del +7,6%, guidato da Brasile, Grecia, GTRe Francia. Espolòn è cresciuto del +18,8% con una crescita guidata dal mercato principale degli Stati Uniti nonostante una base di confronto alta (9M 2023 +38%), con una crescita che sta accelerando anche nei mercati in fase di sviluppo da una piccola base come Australia, Italia e GTRin linea con la strategia di costruire il marchio a livello internazionale. Wild Turkey ha registrato un calo del -4,7% a causa di una performance debole nel mercato principale degli Stati Uniti, che ha compensato la crescita a doppia cifra in Giappone, Canada e altri mercati europei da una base contenuta. Grand Marnier è cresciuto del +6,5%, con trend trimestrali influenzati dalla base di confronto. Il portafoglio di rum giamaicano ha registrato un calo del -5,2% a causa dell’impatto dell’uragano sulla fornitura del prodotto, con soluzione prevista per l’ultimo trimestre dell’anno. Infine, SKYY ha registrato un calo del -10,1% a causa delle sfide persistenti nei trend della categoria nel mercato principale degli Stati Uniti, che ha compensato la crescita nel resto delle Americhe così come in GTR da una base contenuta.
- I brand a priorità regionale (17% delle vendite totali del Gruppo) hanno registrato un calo del -2,5% in nove mesi (-0,6% nel terzo trimestre). La pressione sulle vendite di altre specialità, principalmente Magnum Tonic Wine a causa di vincoli di fornitura, così come X-Ratedin Asia Pacifico in un debole contesto macroeconomico e Other Whisk(e)y guidato da trend di categoria più deboli negli Stati Uniti, hanno compensato la performance positiva continua in vini spumanti, champagne e vermouth (+10,4%) e Crodino (+5% escluse le varianti discontinuate, variazione totale invariata).
- I brand a priorità locale (6% delle vendite totali del Gruppo) hanno registrato un calo del -1,0% nei nove mesi (+2,2% nel terzo trimestre). La performance è stata supportata dal ritorno alla crescita nel Q3 di Campari Soda in Italia dopo il maltempo nel Q2, dalle forte crescita di Wild Turkey ready-to-drink grazie al lancio di Highball in Giappone e dal miglioramento del trend in Australia così comeda Ouzo 12,soprattutto nel mercato principale della Germania e GTR, compensato dalla pressione continua su SKYY ready-to-drink nel mercato principale messicano, altamente competitivo.
Per quanto riguarda Courvoisier, le vendite nette, incluse nell’effetto perimetro, sono pari a €34,9[4] milioni nei primi nove mesi del 2024, concentrate soprattutto nei mercati principali del marchio degli Stati Uniti e del Regno Unito. L’integrazione del nuovo business sta procedendo secondo i piani, con il rafforzamento in corso delle strutture di vendita nei mercati principali, soprattutto Stati Uniti, Regno Unito e Cina. Mentre le azioni commerciali sono in corso con focus sulla normalizzazione dei canali di vendita, la rinegoziazione degli accordi commerciali per riallineare la struttura dei prezzi e l’avvio degli investimenti per il rilancio del marchio, la valutazione strategica del marchio e la nuova direzione saranno pronte entro la fine del 2024 per il lancio e il roll-out nel 2025 con focus sul reset strutturale della salute e della redditività del marchio con una chiara roadmap a lungo termine, una definizione della segmentazione del mercato e dell’approccio regionale, la premiumizzazione del portafoglio in tutti i mercati, anche tramite l’innovazione dell’offerta. In ottobre è stata anche annunciata la grande riapertura della Maison Courvoisier a Jarnac, in Francia, dopo un progetto di restauro pluriennale e una trasformazione storica che hanno rilanciato una villa iconica in una magnifica vetrina del patrimonio del Cognac.
Analisi dei risultati per i primi nove mesi 2024
- Le vendite nette sono state pari a €2,277 milioni, in aumento del +3,4% su variazione totale e del +2,1% in termini organici. L’effetto perimetro è stato del +2,1% (€46,5 milioni), guidato da Courvoisier (€34,9 milioni) prevalentemente nei mercati principali degli Stati Uniti e nel Regno Unito, mentre l’effetto cambio è stato del -0,8% (€(16,7) milioni).
- Il margine lordo è stato pari a €1.332,9 milioni (58,5% delle vendite nette), in aumento del +2,3%. È cresciuto organicamente del +1,9% con un impatto di -10 punti base diluitivi sul margine interamente causato dall’effetto negativo di mix dovuto sia all’impatto del meteo avverso in EMEA, sugli aperitivi ad alto margine sia alla crescita rapida di Espolòn. L’impatto positivo del prezzo è stato completamente compensato dall’inflazione del costo del venduto, con entrambi gli effetti concentrati nel primo trimestre in gran parte dovuto all’effetto delle scorte di magazzino dell’anno precedente con un costo del prodotto più elevato. Nel terzo trimestre il margine lordo è stato principalmente influenzato dall’inefficiente assorbimento dei costi fissi di produzione a causa di volumi di produzione inferiori.
- Le spese di pubblicità e promozione (A&P) sono state pari a €365,2 milioni (16,0% delle vendite nette), in aumento del +4,1% su variazione totale e organicamente del +3,7%, generando una diluizione di margine di -30 punti base. La crescita è stata guidata degli investimenti focalizzati sulla costruzione dei brand nonostante l’impatto delle minori attivazioni a causa del meteo avverso in primavera e a settembre.
- I costi di struttura, ovvero i costi delle organizzazioni commerciali e i costi generali e amministrativi, sono stati pari a €468,3 milioni (20,6% delle vendite nette), in aumento del +8,4% su variazione totale. Sono cresciuti organicamente del +7,6%, generando una diluizione di margine di -110 punti base, influenzata dal proseguimento degli investimenti già pianificati in infrastruttura di business, inclusi miglioramenti alle route-to-market, in un contesto di crescita delle vendite attenuata che ha generato un minore assorbimento.
- L’EBIT-rettificato è stato pari a €499,4 milioni (21,9% sulle vendite), in calo del -4,1% su variazione totale. Ha registrato un calo organicamente del -4,2%, generando una diluizione di margine di -140 punti base, influenzato dal minore assorbimento dei costi fissi nelle varie linee di conto economico (-18,2% in termini organici nel terzo trimestre con una diluizione di -370 punti base).
- Gli oneri finanziari totali, compresi i proventi (oneri) da cambio, sono stati di €57,7 milioni, con un aumento di €7,2 milioni, confrontato con i nove mesi dell’anno precedente, guidato da un maggiore costo medio del debito netto principalmente dovuto all’acquisizione di Courvoisier e da un maggiore costo di rifinanziamento delle obbligazioni scadute in un contesto di tassi di interesse più elevati. Questi effetti hanno compensato il beneficio di una temporanea maggiore liquidità prima del closing di Courvoisier. I proventi (oneri) sui cambi €(2,1) milioni vs. €(12,1) milioni nei nove mesi hanno beneficiato di trend favorevoli nei tassi di cambio.
L’utile del Gruppo prima delle imposte è stato di €423,0 milioni, in calo del -5,0% e l’utile del Gruppo prima delle imposte-rettificato è stato di €452,1 milioni.
L’indebitamento finanziario netto pari a €2.564,0 milioni, al 30 settembre 2024 in aumento di €710,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 e relativamente invariato rispetto a giugno 2024 principalmente dovuto all’impatto netto dell’acquisizione di Courvoisier (€477,3 milioni)[5], investimenti in conto capitale (€294,0 milioni) e il pagamento di dividendi (€78,1 milioni) così come l’acquisizione di una partecipazione di minoranza del 14,6% in Capevin Holdings (proprietaria di marchi di whisky single malt e blended inclusi Bunnahabhain, Deanston, Tobermory, Ledaig, Scottish Leader e Black Bottle) per €82,6 milioni a settembre[6].
Il multiplo di debito finanziario netto rispetto all’EBITDA rettificato pari a 3,5 volte pro-forma (includendo earn-out e put option per un totale di €275,5 milioni) con una simulazione dell’effetto annuale di Courvoisier rispetto all’EBITDA (3.6x riportato).
Deposito di documentazione
Le informazioni finanziarie aggiuntive al 30 settembre 2024 saranno rese disponibili presso il sito della Società (https://www.camparigroup.com/it/page/investors), nonché tramite tutte le altre modalità previste dalla legge applicabile.
Analyst conference call
Alle ore 18,30 (CET) di oggi, Il management di Campari terrà una conference call per presentare i risultati dei primi nove mesi 2024 del Gruppo a seguito della pubblicazione del comunicato stampa dopo la chiusura dei mercati alle 17,45 circa (CET).
Per partecipare via webcast (solo ascolto):
https://87399.choruscall.eu/links/campari241029.html
Per partecipare via audio e porre domande, comporre uno dei seguenti numeri:
- dall’Italia: (+39) 02 802 09 11
- dall’estero: (+44) 1212 818004
Campari Group è uno dei maggiori player a livello globale nel settore degli spirit, con un portafoglio di oltre 50 marchi che si estendono fra brand a priorità globale, regionale e locale. I brand a priorità globale rappresentano il maggiore focus di Campari Group e comprendono Aperol, Campari, SKYY, Grand Marnier, Espolòn, Courvoisier, Wild Turkey e Appleton Estate. Campari Group, fondato nel 1860, è il sesto per importanza nell’industria degli spirit di marca. Ha un network distributivo su scala globale che raggiunge oltre 190 Paesi nel mondo, con posizioni di primo piano in Europa e nelle Americhe. La strategia di Campari Group punta a coniugare la propria crescita organica, attraverso un forte brand building, e la crescita esterna, attraverso acquisizioni mirate di marchi e business. Con sede principale in Italia, a Sesto San Giovanni, Campari Group opera 25 siti produttivi in tutto il mondo e una rete distributiva propria in 26 paesi. Il Campari Group impiega circa 4.900 persone. Le azioni della capogruppo Davide Campari-Milano N.V. (Reuters CPRI.MI – Bloomberg CPR IM) sono quotate al Mercato Telematico di Borsa Italiana dal 2001.
Per maggiori informazioni: http://www.camparigroup.com/it.
[1] Basato su dati di sell-out Nielsen Off-premise e NABCA aggiornati a Settembre
[2] Include Global Travel Retail
[3] Basato su Nielsen e Circana aggiornati a settembre
[4] Include Salignac
[5] Indica l’impatto netto derivante da Courvoisier inclusa l’uscita di cassa per l’acquisizione (€1.120,6m) al netto dell’aumento di capitale (€650,0) e delle relative commissioni
[6] Ulteriore 0,7% partecipazione acquisita attraverso una transazione relativa alla prima tranche a ottobre 2024, per un valore di circa €4.2 milioni, portando la totale partecipazione al 15,4%