Sostenibilità e digitalizzazione, ovvero, innovazione. Sono queste le parole chiave delle linee programmatiche del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli. Il rilancio della filiera agroalimentare, gravemente colpita dalla pandemia, passa anche attraverso il rilancio del settore HoReCa e del turismo. Settori, entrambi, che hanno patito un danno rilevante. Basti pensare che il 30% dei prodotti agroalimentari convergono nel comparto HoReCa. La filiera agroalimentare, a sua volta, muove turismo e sviluppo economico. Il valore dei prodotti agroalimentari, infatti, ammonta a oltre 220 mld. La filiera ha dimostrato una forte capacità di resilienza contribuendo al rilancio e alla ripartenza del paese.
Il settore agricolo è chiamato, anche, ad offrire un contributo determinante al processo di transizione verde dell’intera economia, e per farlo può contare su circa 50 miliardi di euro per i prossimi 7 anni. Oltre alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si focalizzeranno su contratti di filiera, parchi agrisolari, logistica e irrigazione, sarà fondamentale saper compiere le giuste scelte sul Piano Strategico Nazionale previsto dalla nuova Politica Agricola Comune (PAC).
L’auspicio è quello di un potenziamento della competitività, dell’innovazione tecnologica, della valorizzazione delle aree rurali. Come necessario é un ricambio generazionale attraverso l’accesso alla terra, la semplificazione, la trasparenza verso il consumatore, la sostenibilità ambientale e l’ulteriore innalzamento degli standard qualitativi dei prodotti agroalimentari. La crisi economica collegata alla pandemia, difatti, ha evidenziato l’importanza del comparto agricolo nazionale e il necessario aumento della produttività.