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RedazioneOggi 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, parliamo di valori come accoglienza e convivialità. Valori molto affini all’universo femminile. Possiamo dire quindi che l’Horeca è donna? Si, anche perché nel mondo del fuoricasa italiano, dove trovano impiego qualcosa come un milione e duecentomila persone, ben il 60% è costituito dall’altra meta del cielo. Quello fra l’ Horeca e il mondo femminile, tuttavia, è un percorso ancora in salita: sebbene rappresentino la maggioranza, le donne spesso non sono sufficientemente valorizzate dal punto di vista contrattuale. Gli ultimi dati elaborati dall’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche) evidenziano che la parziale ripresa economica e sociale arrivata dopo la crisi generata dal Covid, non è riuscita ancora a sanare la grande disparità di genere che separa uomini e donne sul mondo del lavoro, e dell’Horeca in particolare. Per la metà di queste ultime, ad esempio, il contratto è ancora part-time.
A riguardo ecco il parere di Federica Cecchi, Vicepresidente MIO Italia:
«Ho.Re.Ca. e donne è senz’altro un tema abbastanza intricato: la figura femminile è posta ormai da troppo tempo ai margini di tutte quelle che sono le dinamiche aziendali, un po’ in modo trasversale in tutti i settori, e di certo il mondo Ho.Re.Ca. rispecchia purtroppo il trend. Le donne hanno un patrimonio fondamentale, sia per le loro capacità pratiche che interiori e per un’azienda che vuole essere un’azienda vincente è indispensabile il gioco di squadra che deve appunto esistere tra uomini e donne, ove i meriti vengano valutati in modo imparziale perché quello appunto che è importante, è il merito nel suo senso più intrinseco. Le donne devono fare gioco di squadra, devono pretendere forme contrattuali assolutamente paritetiche e devono essere poste nella posizione di poter esprimere il loro valore aggiunto che è sicuramente imprescindibile; le donne vanno spinte a sbocciare all’interno delle dinamiche aziendali. Ormai nel 2023 è assolutamente incomprensibile ed ingiustificato porre la figura femminile ai margini di quelle che sono dinamiche imprenditoriali fondamentali».
Tornando al mondo Horeca al femminile, va detto che nonostante le difficoltà evidenziate, continuano a moltiplicarsi gli esempi di imprenditoria vincente al femminile. Da qualche anno è cresciuto e continua a crescere il numero di donne manager e imprenditrici nell’industria del turismo e dell’accoglienza, capaci di portare innovazione e attenzione, in particolare su temi di forte attualità, come l’eco-sostenibilità e la responsabilità sociale.
Una rivoluzione silenziosa, quelle delle imprese in rosa che con grande fatica ma con quella tenacia e perseveranza tutta femminile sta tracciando un percorso sempre più netto verso l’abbattimento del gender gap in un settore che è stato storicamente, come abbiamo detto, a prevalenza maschile.
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