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RedazioneUno di vini più bevuti e amati al mondo, eccellenza italiana, arriva in una nuova versione: il Prosecco Rosè che, con il via libera dell’Unione Europea, è pronto ad invadere il mercato. Un successo annunciato, in special modo all’estero. I produttori del Consorzio Prosecco Doc Treviso hanno pronte 12 milioni di bottiglie. Grande attesa dunque e prospettive rosee visto che il lancio del Prosecco Rosé offre un messaggio di positività in un momento storico difficile per tutti i settori.
Un momento difficile anche, e soprattutto, per le bevande alcoliche che, oltre nella crisi da pandemia, sono coinvolte nella guerra dei dazi fra Europa e Stati Uniti. Dazi imposti in questi giorni dall’Unione Europea verso i superalcolici a stelle e strisce, per rispondere a quelli voluti dall’amministrazione Trump a fine 2019 contro gli spirits europei. Una guerra stupida che danneggia produttori e distributori su ambedue i fronti facendo crollare i valori di scambio in media di almeno un 40%. Ora si spera in Joe Biden, ma anche lui dovrà vincere qualche altra battaglia legale.
Comprensibili gli umori e le difficoltà dei ristoratori. A parte poche realtà strutturate come imprese, per molti il flusso di cassa è vitale e il rischio che molte serrande restino abbassate, anche dopo la pandemia, è concreto. Sono i timori che il noto critico Enzo Vizzari, curatore delle guide de L’Espresso, lancia dalle colonne di WineNews, dando anche la notizia che la pubblicazione della guida Ristoranti e Vini d’Italia viene rinviata ad aprile 2021.
Non teme la pandemia, invece, puntuale come ogni anno, l’edizione 2021 de ilGolosario Ristoranti, firmata dal Paolo Massobrio e Marco Gatti, che quest’anno fotografa una ristorazione resiliente che tiene testa alla crisi da Covid-19. All’interno del volume sono circa 3.175 i locali recensiti in tutta Italia fra ristoranti, trattorie, pizzerie, aziende agrituristiche e locali di tendenza.
Autorevoli studi attestano che i ristoranti sono luoghi dove i contagi sono ridotti al minimo, ma non tutti sono d’accordo. Tuttavia, nulla si potrà eccepire circa la lotta al contagio messa in atto da Ittoryu Gozu a San Francisco, che utilizza raggi UV per sanificare i ristoranti ed eliminare, o comunque abbassare al minimo, il rischio virus. C’è chi addirittura esagera, come la chef Dominique Crenn che nel suo ristorante 3 stelle Michelin, Atelier Crenn a San Francisco, ha deciso di installare un nuovo sistema di disinfezione UV-C di grado ospedaliero.
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