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RedazionePer il settore del fuori casa si preannuncia – come abbiamo più volte annunciato – un anno flat sulla scia del 2024, un’annata non certo brillante dove si sono distinte in fase di crescita solo le catene della ristorazione, una crescita più risicata rispetto agli anni post-Covid, ma comunque una crescita.
Dalle ultime analisi di TradeLab rileviamo che, se nel 2024 le visite nei bar diurni e serali sono risultate in calo, per le catene c’è stato un aumento delle visite del 20%. Un dato che si riflette, ovviamente, anche sull’offerta che in Italia nel settore del fuoricasa è alquanto satura.
Un mercato saturo dove se è vero che il format bar è in costante contrazione – negli ultimi 6 anni il loro numero è calato di 23.000 unità ed il format ristorante segna il passo – ma così non è per i punti di consumo della ristorazione in catena. Il settore è in crescita, anche se nelle grandi città si sono segnali di un mercato alquanto saturo.
E se le catene guadagnano punti, il Food Delivery è in calo: TradeLab evidenzia un particolare segno negativo per quanto concerne il food delivery, infatti, la società di ricerca milanese registra un -7,4% come trend di visite del 2024 sul 2023. Allora la domanda è: questo particolare format-servizio è in declino dopo essere esploso durante il Covid? I dati di TradeLab lo confermano, un trend che impone ai player nuove strategie, tant’è che sono in aumento i servizi, più di una piattaforma oggi consente ai consumatori di ordinare non solo il pranzo e la cena, ma anche colazione, brunch, merenda, spuntini notturni e la spesa. Questo cambiamento riflette le nuove abitudini dei consumatori, sempre più orientati verso soluzioni pratiche e di qualità.
Non c’è dubbio, quindi, che i player del settore attraversino una fase di profonda trasformazione e questo non solo in Italia, ma a livello globale. Una trasformazione influenzata da fattori economici, tecnologici e sociali. Lo testimonia l’acquisizione di “Just Eat Takeaway.com” da parte della società di investimento olandese Prosus per 4,1 miliardi di euro, annunciata lo scorso 24 febbraio.
L’operazione si colloca ad integrazione con gli altri servizi di consegna pasti già presenti nel portafoglio di Prosus e mira a creare il quarto gruppo di consegna di cibo più grande al mondo, segnando una fase di consolidamento nel settore.
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