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RedazioneHoreca e sostenibilità, un trend – per non dire un must – per gli operatori anche per soddisfare un consumatore che nelle sue scelte di consumo mette sempre più al primo posto scelte sostenibili, un impegno per gli operatori Horeca dai produttori ai gestori dei punti di consumo passando per i distributori per i quali fare scelte green che non deve essere visto come un costo, bensì come una leva fondamentale per la competitività e il successo commerciale.
Per l’80% dei gestori italiani dei punti di consumo Horeca la scelta green è ormai una delle priorità nel proprio business. Un impegno che si declina in varie direzioni: il 48,9% sceglie fornitori locali per i propri prodotti, il 44,3% applica misure anti-spreco e di riciclo come il corretto smaltimento dei rifiuti e compostaggio delle materie organiche. E poi, questo è importante, secondo il 25,2% è importante rifornirsi da produttori che condividono i loro stessi valori sostenibili, è questo crea una catena di valore.
Un chiaro messaggio per gli altri operatori della filiera che hanno tutto l’interesse a cogliere questo trend. Un’opportunità anche per i distributori Horeca per i quali una gestione efficiente del magazzino aiuta a evitare sprechi, una pianificazione ottimale delle consegne a minimizzare il numero di viaggi (e, di conseguenza, le relative emissioni), la digitalizzazione dei documenti di consegna a risparmiare imponenti volumi di carta ogni anno.
Per ribadire quanto la sostenibilità anche per i produttori sia un drive conclamato c’è un dato più che emblematico: nei prossimi 3-5 anni la sostenibilità sarà tra le principali sfide delle aziende di produzione food&beverage al pari – se non addirittura più importante – della profittabilità e dell’innovazione che occupano, rispettivamente, il secondo e il terzo posto nelle sfide di domani. Il 71,4% ha affermato che intende adottare soluzioni di economia circolare e ridurre gli sprechi, un 53,6% ha pure dichiarato che sta impiegando, o vorrà impiegare, energia da fonti rinnovabili per i processi produttivi (53,6%). Inoltre, il 60,7% degli operatori presterà maggior attenzione alla selezione dei fornitori ed il 35,7% opterà per una ottimizzazione del comparto logistica.
*I dati sono riferiti all’indagine “Sostenibilità: a che punto è il food italiano?”.
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