Il beverage è una categoria di prodotti che riveste un asset fondamentale per il mercato del fuoricasa. Purtroppo, però, gli andamenti del beverage Horeca ad agosto non sono stati brillanti, infatti, secondo le valutazioni di Formind è stato un mese di contrazione con andamenti molto diversi, le città d’arte – ed in generale le città – hanno performato negativamente, mentre le zone mare “in” come Portofino, Capri, Sorrento, Taormina hanno tenuto.
Non benissimo, invece, le zone mare in generale, meglio la montagna. Ma se agosto ha deluso le attese, secondo una recente ricerca di Circana a livello europeo, gli addetti del settore non avrebbero di che lamentarsi: il mercato europeo del fuori casa (OOH), legato alle bevande, sta vivendo un vero e proprio boom, con consumazioni in bar, caffetterie, ristoranti, pub e altri locali, stimate in 157 miliardi di euro nell’anno che si conclude a giugno 2025.
Dalle bevande al latte con ube, ai tè freddi, al matcha, passando per limonate fai-da-te e bevande fredde fermentate a base di caffè, le bevande protagoniste dell’estate non sono solo rinfrescanti, ma anche fatte per essere fotografate e condivise… e questo è un altro aspetto che produttori e distributori devono tenere d’occhio. Prodotti buoni, innovativi e “instagrammabili”, ma anche funzionali per mente e corpo.
Pertanto, se da un lato calano i consumi di bevande alcoliche, secondo la ricerca CIRCANA, gli energy drink sono in ascesa e anche se hanno ancora la più bassa portata complessiva, con solo 1 europeo su 3 che li consuma, sono la categoria in più rapida crescita, con un aumento del 9% nelle consumazioni su base annua in ristoranti e bar. Si tratta di una crescita più che tripla rispetto alle bevande gassate e di gran lunga superiore a quella dei succhi di frutta.
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