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Redazione
Gli italiani, si sa, sono grandi consumatori di caffè: sono circa 95 milioni le tazzine consumate, con una stima in media di 1,6 tazzine pro-capite al giorno a persona. Per consumi siamo settimi al mondo, mentre al primo posto ci sono i finlandesi con un consumo pro-capite annuo di 10,5 Kg di caffè.
E se il caffè macinato in sacchetti resta il più venduto (68%), cialde e capsule stanno rivoluzionando i consumi: quasi 1 famiglia su 2 possiede una macchina per caffè a sistema chiuso (erano il 29,5% nel 2019), nel 2024 le cialde di caffè hanno raggiunto il 18% del volume di vendita, ma il 61% del totale economico delle vendite, a causa del prezzo al Kg nettamente superiore.
Il caffè solubile, invece, resta poco apprezzato dai nostri connazionali (meno del 5%). In Italia il caffè non lo si consuma soltanto, ma lo si trasforma ed esporta anche. Complessivamente, in questo settore operano circa un migliaio di aziende italiane, nel 2024 la produzione italiana di caffè ha superato le 430 mila tonnellate per un valore di 4,7 miliardi di euro, con un incremento dell’8,5% rispetto al 2023.
Quali sono le cause della continua ascesa del prezzo del caffè sui mercati internazionali e se questo trend continuerò anche per il 2026?
Questo il commento di Barbara Molinario, Consumerismo.
«Il caffè aumenta, innanzitutto, proprio per degli eventi climatici negativi che hanno colpito le zone del mondo dove questo prodotto viene coltivato. E poi, sulla nostra tazzina in Italia, influisce anche tantissimo il costo dell’energia, il costo degli affitti e anche il costo del lavoro. Sicuramente c’è della speculazione, ma ci sono anche delle speculazioni legate agli investimenti internazionali perché è diventato un bene rifugio. Quindi viene acquistato in tantissime quantità dagli speculatori e quindi alza anche il prezzo a noi consumatori finali».
Qual è il prezzo giusto di una tazzina in media in un locale di medio livello?
Sul punto, Oscar Farinetti ha espresso il suo parere:
«Secondo me il prezzo giusto di una tazzina di caffè non può stare sotto i 2 euro e 50. In tutti i bar del resto del mondo – tolto Portogallo, Grecia e noi, che siamo il mercato più economico del mondo – il caffè costa di più come in Francia, in Germania ancora di più, in Inghilterra ancora di più, non parliamo negli Stati Uniti! Oggi un caffè espresso a Oslo costa 6 euro, in Danimarca costa 4 euro e 50. Diciamo che il prezzo mondiale dei Paesi evoluti, in particolare del nord del mondo, più o meno come l’Italia non va sotto i 2 euro e 50».
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