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Food & Beverage

Birra artigianale e gastronomia: la guida da Nord a Sud

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Dove si può vivere davvero l’incontro perfetto tra birra artigianale e cucina di alta qualità, legata al territorio?

Nei 4 volumi di Turismo birrario (Edizioni Lswr), il team di esperti guidato da Luca Grandi ci accompagna in un viaggio attraverso la Penisola, segnalando per ogni grande area geografica i luoghi:
– in cui si può degustare una tradizione culinaria locale di qualità
– in cui si possono assaggiare le sperimentazioni italiane della cultura brassicola.

Scopriamone alcuni, da Nord a Sud, passando anche per le Isole.
Nord – Est
BIRRIFICIO GROOVE – via IV Novembre, 1 – Zugliano (VI)
Il Groove è nato da un’idea di Giacomo e Nicola, due amici appassionati di birra, soprattutto di quella ad alta fermentazione, tipica della scuola anglosassone. Grazie alla costante ricerca di materie prime all’altezza delle loro aspettative e all’acqua di Zugliano, che sgorga fresca e pura, dal 2020 producono ottime birre che servono nel loro locale, informale ma ricercato, accompagnandole con cibo di pari qualità: selezionato, stagionale e curato.L’attesa per i piatti preparati al momento diventa l’occasione per scambiare due chiacchiere con gli amici o socializzare con gli altri avventori: c’è forse un modo migliore per occupare il tempo?

Gustatevi un’ottima birra, assaggiate i loro hamburger, le costine e le salsicce, apprezzate le gustose bruschette e concedetevi una sosta piacevole, dal ritmo lento.

BIRRIFICIO RETHIA – via ai Fossadi, 21, Vallelaghi (TN)
Il Birrificio Rethia si trova lungo la strada che da Trento porta al lago di Garda – un territorio dell’antica provincia romana abitato dai Reti – e i motivi per fermarsi al Rethia per una sosta dissetante non mancano. Dal 2014, anno della sua nascita, la ricerca è sempre stata la stella polare dei soci fondatori. Nel loro listino si trovano stili diversi tra loro, capaci di soddisfare ogni palato.Dalle birre in stile belga e angloamericano alle Italian Grape Ale, fino alle birre acide, le loro produzioni sono state ampiamente premiate nei contest nazionali e nelle pubblicazioni specializzate. Inoltre, per consentire a ogni viaggiatore di godersi al meglio la pausa, le birre possono essere degustate nella fornitissima taproom, magari accompagnandole con un’ottima pizza in teglia: generosa, gustosa e perfetta per l’abbinamento.

BIRRIFICIO ANTICA CONTEA – via IV Novembre, 5/c – Gorizia (GO)
A Gorizia c’è un’Antica Contea che accoglie viaggiatori nobili, appassionati e assetati. In questo birrificio, due altrettanto nobili amici – Andrea e Costantino – producono ottime birre da una decina d’anni, e lo fanno così bene che, in poco tempo, sono passati dal loro primo, piccolo laboratorio in città a un impianto più grande, sfidando la storica produzione vitivinicola tipica della zona. Pare che la contesa sia stata vinta, considerando che oggi l’offerta conta ben 20 stili diversi di birra, spillati nel loro accogliente pub in stile inglese, dotato di dieci spine e tre pompe inglesi a caduta.

Nel locale potrete degustare la vostra birra – accompagnandola con una selezionata proposta di street food realizzato con prodotti delle aziende del territorio – cimentarvi nei tornei di freccette e, la sera, godervi uno dei tanti concerti dal vivo organizzati con cura e passione. Nobili o meno nobili che siate, Andrea e Costantino vi stanno aspettando per la tenzone.

BIRRIFICIO CRAK – via Pontarola, 9, Campodarsego (PD)
Nato come beer firm, dopo un necessario periodo di studio e sperimentazione il birrificio ha iniziato a produrre in proprio, seguendo una sola, stringente filosofia: la qualità della birra. E, subito dopo, un uso ampio – spesso esagerato, ma sempre calibrato – di luppolo. Benvenuto quindi nel mondo delle birre luppolate, viaggiatore assetato.

Per facilitarne la conoscenza e spiegare i processi produttivi, Marco e Anthony – i due soci fondatori – hanno anche coinvolto un comunicatore interno al birrificio, che guida i più curiosi all’interno delle sale di produzione e della suggestiva bottaia. Proprio nelle botti, già utilizzate per grandi vini italiani e francesi, vengono affinate birre speciali, alle quali vengono poi aggiunte generose quantità di mosti di vino e frutta, dando pieno spazio alla creatività dei birrai. Adiacente al birrificio si trova il brewpub, un’ampia sala che richiama le sale da gioco inglesi, con spazi dedicati alla lettura, al gioco e con una cucina interna che sforna succulenti piatti da abbinare alle numerose birre che sgorgano dalle tante spine, disposte dietro a un rassicurante bancone.

E per l’estate c’è anche un dehors.

Nel piccolo spaccio aziendale sono disponibili – oltre all’immancabile merchandising – anche prodotti gastronomici. Tra tutti spicca la pasta del Crak, realizzata con il grano coltivato nei loro campi ai piedi del Monte Taburno, nel Beneventano.

Nord – Ovest
BIRRIFICIO LA PIAZZA – c/o La Piazza dei Mestieri, via Jacopo Durandi, 13, Torino
La Piazza dei Mestieri nasce nel 2004 tra le case Art Nouveau dell’affascinante quartiere di San Donato, in una ex conceria, all’ombra della ciminiera di quello che fu il birrificio Metzger di Torino. Si tratta di un istituto scolastico che da un lato si prodiga per arginare la dispersione scolastica, proponendo una formazione professionale e pratica grazie ai laboratori creati ad hoc, e dall’altro accoglie i clienti offrendo quanto realizzato al suo interno.

Una piazza di puro artigianato e alta qualità, in cui, dal 2007, trova spazio anche il Birrificio La Piazza, oggi condotto da Riccardo Miscioscia, head brewer preparato e talentuoso, capace di far “cantare” l’acqua locale, creando birre equilibrate ed eleganti, in cui gli ingredienti e le tradizioni scelte come ispirazione vengono rispettati ed esaltati nell’impianto visibile accanto al bancone del pub.

Difficile scegliere una birra nella vasta gamma, e altrettanto difficile non trovarne almeno una che piaccia. Tra i capolavori si annoverano la Hell Dorada, una delicata Helles bavarese, la Jasper, una Pils tedesca, e la sua versione fuori dai canoni teutonici, la American Jasper, con un intrigante bouquet di luppoli nordamericani, non a caso pluripremiata negli anni. Quando il clima lo permette, il grande cortile diventa la sala ideale per gustare all’aria aperta le birre e la cucina di Marco Santelli. Per i palati più esigenti, invece, basta salire al secondo piano, al Ristorante della Piazza, dove le birre si possono anche accompagnare ai piatti dello chef Maurizio Camilli.

FABBRICA DELLA BIRRA BUSALLA – località Birra, 3 – Savignone (GE)

Il Brewpub Birra Busalla si trova a nord di Genova, facilmente raggiungibile, vicino al casello della A7 di Busalla, in località Birra (sic). Il birrificio affonda le sue origini al 1905, anno di fondazione della Fabbrica della Birra Busalla, chiusa nel 1929.

Negli stessi locali, dal 1999, la produzione è ripresa grazie a Luca Devoto che ha riportato in vita il marchio negli stessi locali storici a Savignone, a due passi da Busalla. Oggi il birrificio si divide in due parti: da un lato la produzione con i suoi calderoni in rame e i tini in acciaio, dall’altro lato il ristorante con annessa zona mescita. Le birre, soprattutto le prime prodotte, in un certo senso riprendono la storia della Fabbrica della Birra: basse fermentazioni di chiara ispirazione mitteleuropea, tedesca in particolare, a cui man mano si sono affiancate altre tipologie, più moderne, ad alta fermentazione che guardano alle tradizioni belghe e angloamericane, seguite con cura e dedizione da Nicolas Cogorno, birraio eclettico che usa sapientemente gli ingredienti canonici tanto quanto spezie
e altri ingredienti selezionati nelle zone limitrofe.

Qui è stata prodotta la prima birra artigianale italiana con aggiunta di castagne (o meglio di farina di castagne essiccata).

La cucina è di alto livello, dagli antipasti ai dolci, ma se siete amanti della carne, questo è il vostro regno grazie a tagli ricercati provenienti da allevamenti selezionati e non proprio
comuni:
dal bisonte allo struzzo, passando per Wagyu, Angus scozzese, bufala, chianina, anatra e altro ancora: non manca nulla.

BIRRIFICIO BALADIN – località Valle, 25, Piozzo (CN)
Il birrificio Baladin è stato uno dei primissimi microbirrifici artigianali della storia italiana e dal 1996 traccia la strada delle birre italiane sul mercato e nell’immaginario popolare grazie al suo menestrello (baladin in lingua provenzale significava cantastorie) Teo Musso, uno dei pochi conosciuti, come personaggio televisivo o autore di libri, al di fuori della nicchia della birra artigianale. Oggi la produzione è affidata al primo aiutante di Teo, Paolo “Palli” Fontana, che guida un team giovane e dinamico. Attorno alle birre, per lo più di ispirazione belga, il grande amore di Teo, il birrificio è cresciuto e si è spostato più volte: oggi la sede, chiamata Baladin Open Garden, è un grande contenitore di emozioni; la parte accoglienza, ricavata in un’antica cascina sapientemente ristrutturata e arredata, prevede ristorante, pub, caffetteria, cioccolateria e shop.

Attorno si sviluppa il grande giardino da sfruttare appena il tempo lo permette.

Il birrificio è ben visibile lì accanto e Teo non si sottrae mai al rito delle visite guidate domenicali su prenotazione che guida quasi sempre, alla peggio subentrando al collaboratore di turno sul finale per elargire un sorso di Xyauyù, uno dei capolavori partoriti dalla sua geniale mente: una birra da divano, come la definisce lui stesso, attorno alla quale si è sviluppato il progetto Cantina Baladin e financo il Beermouth, un vermut a base birra.

E tra le mille cose Baladin può presentare la prima birra artigianale italiana 100% made in Italy, una analcolica, la prima in lattina, e anche le bibite, i cocktail e tanto altro ancora:
per capire quanto sia poliedrico e mai deludente questo birrificio la visita a Piozzo è un must.

Centro
BRASSERIA DELLA FONTE – c/o Agriturismo “La Fonte”, Podere Fonte Bertusi di Sopra, 73, Pienza (SI)
Alle porte di Pienza, in una splendida cornice costituita da campi coltivati, calanchi e colline ondulate tipiche di questa zona, sorge la Brasseria della Fonte, piccolo birrificio agricolo che prende il nome dalla fonte presente all’interno dell’ampio complesso turistico a gestione familiare di cui è parte. Con l’aiuto di Laura Casini, Samuele Cesaroni brassa le sue birre, molto apprezzate anche dagli appassionati di settore, a partire dalle materie prime provenienti dall’attività dell’azienda agricola di famiglia: cereali e luppolo sono ottenuti, infatti, dalla coltivazione di circa 40 ettari di terreno e da un luppoleto limitrofo al birrificio stesso.

Gli stili proposti sono prevalentemente quelli inglesi, a cui si affiancano lager tedesche, rustiche farmhouse, ma soprattutto dense e profonde imperial stout, che il birraio ama far spesso maturare in botti in cui hanno soggiornato precedentemente whisky, bourbon, rye whiskey o vino.

Una piccola ma accogliente Taproom, posta proprio a fianco alla sala cottura, munita di tre vie, è in grado di ricevere gli ospiti che volessero degustare, o semplicemente acquistare, le birre direttamente in loco. In alternativa, le bottiglie sono disponibili anche presso l’agriristoro della struttura (periodo di apertura da verificare sul sito), dove piatti tipici della cucina contadina toscana vengono realizzati con ingredienti locali, autoprodotti o acquistati da aziende agricole della zona. In bassa stagione, la Taproom segue orari pomeridiani (14:30-18:30) dal venerdì alla domenica, mentre in estate, potendo sfruttare anche lo spazio esterno, apre fin dal mercoledì con chiusura alle ore 20:00.

Lo splendido paesaggio delle Crete Senesi, l’atmosfera rilassata della campagna toscana, l’accogliente agriturismo e la possibilità di bere, in assoluto relax, ottime birre, rende la sosta alla Brasseria un’esperienza completa e assolutamente da non mancare.

BIRRIFICIO OPPERBACCO –  via Casarino, 19, Notaresco (TE)

Una casa colonica completamente immersa nella natura abruzzese, più precisamente a Notaresco, situata fra i colli teramani compresi tra il Gran Sasso e il mare Adriatico e circondata da uliveti, vigne e frutteti. Qui, nella vecchia stalla appositamente ammodernata, Luigi Recchiuti, dopo aver ottenuto una laurea in Scienze agrarie, decide di stabilire la sede del proprio microbirrificio, chiamandolo Opperbacco, nome che ci riconduce a un’esclamazione di stupore, ma che ci ricorda anche il legame col dio del vino e della vite, portatore di ebbrezza.
Nel 2003, anno in cui viene inaugurato l’agripub, in attesa dell’apertura del birrificio che avverrà poi nel 2009, Luigi forse non lo sa ancora che il rapporto con la cultura vitivinicola andrà rafforzandosi sempre di più negli anni, fino ai giorni d’oggi, dove buona parte della produzione è caratterizzata proprio dalla contaminazione col mondo del vino. Inizialmente le sue birre parlano di viaggi in Belgio e Germania (linea oggi chiamata Le Origini), per poi spostarsi su territori più moderni e luppolati, spesso di matrice americana (linea Le Evoluzioni), in una proposta che cerca sempre di proporre i grandi classici della tradizione brassicola rivisitati in maniera personale e audace: si pensi, per esempio, all’uso della menta, del frumento Rosciola, dei limoni e dei pompelmi, nonché della lunga cottura di malti chiari per ottenere una birra scura ispirata al vino cotto. Il forte legame che Luigi ha con la cultura vitivinicola e col “suo” territorio, doveva, però, sfociare in qualcosa di diverso.

Ecco, allora, il progetto Nature, una produzione che attinge a piene mani dalla tradizione e cultura del vino, in cui le uve vengono raccolte presso i vigneti dei migliori produttori locali, poi portate in birrificio, dove vengono pigiate con i piedi, diraspate a mano e trasferite in botte, dove formeranno un pied de cuve in cui i lieviti presenti sulle bucce si attiveranno e andranno poi a fermentare un mosto di birra. Il risultato sarà una birra rustica e acida dalle caratteristiche simili a un vino naturale. Il progetto Nature si divide ulteriormente nella linea Terra, dove vengono utilizzate uve di Montepulciano d’Abruzzo, e nella linea Viva, in cui le uve saranno di Trebbiano.

Infine, Opperbacco propone ai propri clienti Abruxensis, una linea che vede protagonista un mix di lieviti, alcuni selezionati da uve locali e altri selvaggi e inoculati successivamente, a cui si aggiungono prodotti strettamente locali, come frutta e piante officinali, per ottenere una farmhouse acida e intensa. L’agripub, situato a fianco del birrificio, mette a disposizione dei visitatori spazi interni ed esterni per poter gustare tutta la splendida produzione del birrificio, accompagnandola con un vasto menù in cui figurano, tra le altre proposte, gli immancabili arrosticini abruzzesi e le pizze il cui impasto è ottenuto con malto d’orzo.

BIRRIFICIO BAJON – via Volano, 11, Porto Corsini (RA)
Se attraversando le valli di Comacchio o la zona di Ravenna foste improvvisamente assaliti dall’irrefrenabile desiderio di provare qualcosa di profondamente artigianale, il nome giusto è Bajon, a Porto Corsini. Il nome deriva dal modo in cui a Ravenna veniva chiamato in passato il canale navigabile, Canale Candiano propriamente detto “canale Corsini”.
Qui, a partire dal 2019, Simone Bedeschi ha dato vita a un progetto che lo vede protagonista a tutto tondo sia nella produzione in birrificio sia nella gestione del pub a esso collegato. Una decisione non frutto dell’improvvisazione, poiché Simone si è fatto le ossa collaborando proficuamente con alcuni dei migliori birrifici presenti sul territorio nazionale, tenendo sempre ben presente, fin da giovanissimo, cosa volesse significare artigianalità.
Per questo, nel suo locale, completamente arredato in legno e con impianto a vista, si respira un’atmosfera genuina e accogliente, frutto della passione che vi è stata riposta per realizzarlo.

L’offerta delle birre è molto vasta, ma tiene in considerazione come stella polare la tradizione tedesca delle basse fermentazioni pulite e scorrevoli, in un’ottica di prodotto che non si piega alle mode, bensì risulti facile da essere consumato con piacere anche in larghe quantità, affinché diventi motivo di socialità e allegria e possa gradevolmente accompagnare la proposta gastronomica.
Non sono, tuttavia, da escludere, alcune referenze più marcatamente luppolate, studiate appositamente per accontentare anche un pubblico desideroso di amaricature e profumi fruttati più decisi.
Le sette referenze sempre disponibili alla spina sono già un’ottima garanzia di soddisfazione per ogni palato, ma la gamma si arricchisce spesso di altre ricette stagionali, in modo da poter dare la possibilità al cliente di sperimentare l’abbinamento più adatto col cibo proposto.
Simone, infatti, cura direttamente anche la proposta gastronomica, preparando le salse, lavorando l’impasto della pizza, che poi lieviterà 72 ore e verrà cotta nel forno a legna, e talvolta utilizzando le proprie birre in cucina, come per esempio nell’impasto e nella marinatura delle carni dei gustosi hamburger.

BIRRIFICIO OLDO – via Dell’Oldo, 3, Cadelbosco Sopra (RE)
Nelle vicinanze del centro urbano di Cadelbosco di Sopra, sorge una struttura assolutamente unica e originale, consigliatissima nel caso vi trovaste a passare da quelle parti. Il progetto nasce nel 2011 con il Birrificio Agricolo Oldo, nome derivato dalla località in cui si trova la sede, grazie all’iniziativa di Andrea Soncini che, insieme alla sua squadra, realizza il desiderio di coniugare la produzione brassicola che tanto lo appassiona alla tradizione rurale e agricola locale.

Il risultato di questo connubio è la costituzione dell’azienda agricola, l’utilizzo dell’acqua proveniente dalla sorgente presente all’interno del podere e, soprattutto, l’uso dell’orzo coltivato nei propri campi. Inizialmente orientato più verso le basse fermentazioni, ben presto Andrea realizza anche alte fermentazioni ispirate al mondo belga e anglosassone, senza legarsi particolarmente a una o all’altra tradizione. Attualmente, la gamma si completa con interessanti referenze maturate in botte e alcune sperimentazioni in ambito spontaneo e sour.

Tuttavia, senza voler togliere nulla alla linea di birre proposta dal birrificio, che risulta essere assolutamente valida e che ha raccolto innumerevoli premi, non si può negare che l’attenzione venga catturata dalle curiosissime e originalissime proposte che orbitano intorno al birrificio.

Inizia nel 2018, infatti, la ristrutturazione di un vecchio casolare semidistrutto che, come un novello brutto anatroccolo, si è trasformato poco dopo in una struttura ricettiva che offre originali servizi di accoglienza ai visitatori.

Il nome scelto è La Corte della Birra, proprio a testimoniare il mantenimento della centralità del ruolo della nostra bevanda, ma l’offerta si amplia con un resort e un ristopub, che permettono agli ospiti di intrattenersi in questo luogo avendo a disposizione ogni comfort.

Oltre alle due camere matrimoniali e le due camere con soppalco, il resort offre la possibilità di utilizzare la zona benessere, attrezzata con due vasche a idromassaggio in cui ci si immerge nella birra, una sauna aromatizzata al luppolo e due sdraio in legno di abete per rilassarsi dopo il trattamento. Su richiesta, sono disponibili anche massaggi olistici e sportivi. Una vera e propria SPA che sfrutta le proprietà di luppolo, lievito e malto, ricchi di vitamine e antiossidanti, per donare benessere psicofisico e momenti di intenso rilassamento.

Conclude l’opera il ristopub, in cui è possibile accompagnare le birre Oldo con focacce assortite e ottenute a partire dal proprio malto, taglieri di salumi e formaggi provenienti dalle eccellenze emiliane, piatti di carne e hamburger, realizzati anche in versione vegetariana col seitan.

Andrea, per gli ospiti e i visitatori e previa prenotazione, organizza anche visite guidate in birrificio, corsi di spillatura, dibattiti con i birrai e, ovviamente, degustazioni dei propri prodotti.

Sud e Isole
BIRRIFICIO MANEBA – via Sarno Rivolta, Striano (NA)
Striano, situata nella parte sud-ovest della Piana Campana, alle spalle del Parco Nazionale del Vesuvio rispetto al mare, ospita dal 2009 il Birrificio Maneba, fondato da Aniello – o, come lo chiamano tutti, Nello – Marciano.

Il nome del birrificio racchiude tutta l’essenza del progetto: è un gioco tra il cognome e il nome del birraio, ma con una pronuncia dolce e morbida che ben rappresenta molte delle birre prodotte da Nello.

Chi lo incontra per la prima volta potrebbe pensare a una persona eccentrica, ma Nello si rivela invece caparbio e soprattutto preparato. Prima di aprire il birrificio ha “fatto bottega” in Piemonte e Liguria, apprendendo l’arte da birrifici che hanno scritto la storia della birra artigianale italiana, e ha saputo adattare quell’esperienza alla sua realtà.

Le sue birre sono estremamente concrete, precise, senza fronzoli. L’attaccamento alla sua terra emerge nei nomi delle varie referenze, che richiamano la tradizione e la storia napoletana o luoghi carichi di significato personale. Nel bicchiere, però, si raccontano anche i gusti personali di Nello, la sua profonda conoscenza delle tradizioni nordeuropee — belghe in primis — la curiosità verso le birre luppolate nordamericane, qualche incursione in quelle britanniche, e soprattutto la sua mano gentile, che ricerca una bevuta bilanciata e appagante.

Sempre a Striano, il birrificio è affiancato da un locale con cucina molto interessante, per vivere appieno l’esperienza delle birre di Maneba.

GLI SBRONZI – via Contrada Cafari, 31, Reggio Calabria (RC)
Gli Sbronzi – un nome evocativo che rimanda però con orgoglio alla storia locale, ai celebri Bronzi di Riace – rappresentano una vera oasi in una zona periferica di Reggio Calabria, non lontano dall’aeroporto. L’esterno del locale non anticipa la qualità dell’ambiente interno, curato e molto accogliente, con un piccolo spazio dedicato alla produzione artigianale. Negli ultimi tempi, questa attività si è ampliata con Funky Drop, la nuova unità produttiva situata poco distante dal ristorante, specializzato in carne e pizza.

Dietro a tutto questo c’è Demetrio Crea (un nome, una garanzia), il birraio che si occupa personalmente della produzione. Le birre nascono sia nella piccola sala cottura a vista nel pub ristorante, sia soprattutto nella nuova sede di Funky Drop, un vero e proprio birrificio che affianca l’attività originale.

Demetrio realizza birre che spaziano dalle classiche e tradizionali fino alle più estrose e originali, con un tocco di territorio grazie all’utilizzo di ingredienti locali. La sua esperienza e i suoi continui studi gli permettono di abbracciare senza timore ogni tradizione brassicola: che siano birre ad alta o bassa fermentazione, con i luppoli o i lieviti in primo piano, o aromatizzate con bergamotto anziché con ingredienti convenzionali, il risultato è sempre una bevuta semplice e piacevole, anche quando il grado alcolico è più elevato.

Le birre di Gli Sbronzi si trovano anche al bistrot Piro, elegante e raffinato, ideale da raggiungere dopo una passeggiata sul lungomare di Reggio Calabria, e nel periodo estivo a soli tre minuti a piedi, direttamente sulla spiaggia, al più informale Piro Piro.

BIRRIFICIO YBLON – via Mariannina Coffa, 31, Ragusa (RG)
Il primo birrificio di Ragusa ha riempito i suoi tini per la prima volta nel 2014, dopo un lungo e complesso percorso segnato dalla burocrazia. La validità del progetto si è manifestata fin dai primi lotti prodotti nella vecchia sede. Marco Gianino, uno dei soci fondatori, è il mastrobirraio di questa affascinante realtà iblea, profondo conoscitore della storia e delle ricchezze del territorio.

Il nome del birrificio, Yblon, deriva dal re siculo Hyblon (o Iblone) e richiama l’antico e suggestivo insediamento di Ibla, il quartiere più antico di Ragusa. Anche i nomi delle birre sono un omaggio al dialetto locale, alle leggende e, in alcuni casi, agli ingredienti tipici della zona, come le arance e le spezie.

Marco è un birraio meticoloso e appassionato: anni di studio e pratica, prima nella produzione casalinga e poi in birrificio, si sentono in ogni sorso. Pur sperimentando diverse tipologie brassicole, la sua predilezione va alle birre ad alta fermentazione della tradizione belga. È in particolare un esperto dello stile Saison, che interpreta in modo moderno e sicuro, ed è stato il primo a proporlo in Sicilia.

Yblon è un birrificio che porta la Sicilia nel bicchiere, rispettando la tradizione brassicola con un tocco contemporaneo. Lo spaccio interno al birrificio si sta trasformando in uno spazio sempre più accogliente e di aggregazione. Nel cuore di Ragusa, all’ombra del Duomo, si trova invece la Brasseria, il pub di Yblon, con una cucina snella e creativa, dove è possibile degustare le birre in un’atmosfera calda e ospitale, scegliendo tra il dehors o le sale interne.

BIRRIFICIO MARDUK – via del Mare, 14, Orosei (NU)
Il Birrificio Agricolo Marduk nasce nel 2013 nel piccolo paese di Irgoli ed è un vero unicum nel panorama birrario della Sardegna. Il nome e il logo prendono ispirazione da una delle celebri sculture bronzee sarde – i cosiddetti brunzìttu nuragicu – risalenti alla fase finale dell’Età del Bronzo e alla prima Età del Ferro, che raffigurano figure mitologiche mesopotamiche e anatoliche. Marduk, spesso rappresentato con quattro occhi, quattro braccia e un elmo con corna, nel logo del birrificio è reinterpretato con un boccale di birra tra le corna, simbolo perfetto dell’identità aziendale.

La filosofia produttiva è quella della filiera cortissima: l’orzo viene coltivato e maltato direttamente in loco, mentre il birrificio è stato tra i pionieri in Sardegna nell’impianto di luppoleti propri. Questa cura artigianale si riflette anche nella gamma di birre, che spazia dagli stili a bassa fermentazione di ispirazione tedesca fino a quelli ad alta fermentazione anglosassoni e americani.

Tra le specialità spicca una birra realizzata con la pompia (Citrus monstruosa), un agrume endemico della regione, che conferisce un carattere unico e territoriale al prodotto. Le birre Marduk possono essere degustate nel locale di proprietà situato nel centro di Orosei, dove sono accompagnate da piatti della tradizione sarda, per un’esperienza autentica e completa.

Il curatore
Luca Grandi, curatore dei quattro volumi. Veronese, nel 2006 ha creato il brand BIRRA NOSTRA, allo scopo di promuovere la birra artigianale italiana. Dal 2022 è Cibus Ambassador per Fiere Parma. Ha tenuto lezioni di comunicazione alla Business School del Sole 24 Ore, presso l’Università di Parma e in numerosi workshop. Ha collaborato con Slow Food per la Guida alle Birre d’Italia. Nel 2013 ha co-creato il “Birra Nostra MAGAZINE”

Il libro
Turismo birrario – Guida per viaggiatori in fermento
Edizioni Lswr
Nord-ovest, 9.90 euro, isbn 9791254910764
Nord-est, 9.90 euro, isbn 9791254910788
Centro, 9.90 euro, isbn 9791254910801
Sud e Isole, 9.90 euro, isbn 9791254910825

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