Nasce il marchio Ospitalità Italiana per le pizzerie italiane nel mondo. L’iniziativa, promossa da Unioncamere con il supporto tecnico scientifico di Isnart (Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche) mira a identificare, qualificare e valorizzare le strutture che fanno della qualità, della distintività italiana e del binomio destinazione-prodotto turistico italiano, gli elementi centrali della propria offerta.
I ristoranti e le pizzerie gestite da italiani all’estero sono 72mila e incassano oltre 27 miliardi di euro l’anno. L’idea non è male, ma non è la prima volta che si cerca di sostenere e valorizzare con un brand identificativo i ristoranti italiani all’estero. Selezionare i locali idonei a garantire valori e promesse che un brand contiene non è impresa facile.
Quali i criteri selettivi che stabiliscono chi davvero, fra questi 72.000 locali, garantisce nella proprio offerta il binomio cibo-turismo?
Come si controlla che il locale brandizzato conservi nel “tempo” le caratteristiche per le quali è stato selezionato?
Quali attività promozionali a supporto del brand e di questi locali?
A parte i dubbi, l’iniziativa ha un suo perché: il buon cibo italiano è certamente il gancio perfetto per prendere “per la gola” i turisti di tutto il mondo.
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