La pizza, senza alcun dubbio la pietanza più amata dagli italiani. Basti pensare che sono state 2,7 miliardi le pizze mangiate dagli italiani nel 2021. Siamo famelici di pizza, non quanto gli americani a dire il vero.
Una sentenza da parte dell’Unione Europea vieta di utilizzare la dicitura “Pizza Napoletana” a quelle pizzerie che propongono una pizza napoletana senza seguire il disciplinare che regolamenta la Specialità Tradizionale Garantita. Un disciplinare che esiste già da oltre 10 anni. Pertanto, per chi propone – o anche chi semplicemente scrive nel menù, o in vetrina – Pizza Napoletana senza che la stessa venga sfornata nel rispetto del disciplinare, ci potranno essere multe.
Bene, quindi, per la sentenza i patrimoni vanno tutelati e se Napoli è la madre indiscussa della pizza, in Italia e nel mondo il mondo pizza è in rapida e irrefrenabile evoluzione, grazie al lavoro quotidiano di 110.000 pizzaioli, numero che nel fine settimana arriva addirittura a 200.000.
La pizza è un prodotto simbolo della tradizione alimentare italiana e raggiunge, nel nostro Paese, 8 kg all’anno di consumo pro capite, un quantitativo significativo, ma comunque largamente inferiore al consumo (13 kg) registrato negli Stati Uniti.
In Italia le aziende del settore sono 130.000 e nel 2022 la crescita non sembra arrestarsi. Numeri che confermano la passione degli italiani per questa pietanza tradizionale, anche in tempi di rincari energetici e di inflazione.
Questo trend emerge dalla ricerca Cerved sul mercato della panificazione promossa da AIBI: secondo i dati la più consumata resta la pizza al piatto (65%), ma con la pandemia ha conquistato quote importanti l’asporto con il 35% dei volumi. La consegna a domicilio rappresenta una delle tendenze di crescita per i prossimi anni, come conferma il 50,8% degli operatori interpellati.
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