Da un’indagine di Future4Tourism emerge che tra luglio e settembre, nonostante la recrudescenza della pandemia e la crisi dovuta alla guerra, il 75% degli italiani dichiara di aver intenzione di viaggiare, un dato in crescita di 3 punti percentuali rispetto all’estate 2019.
In incremento le vacanze brevi-long week-end, mentre quelle di media-lunga durata rimangono allineate ai periodi pre-pandemici. Gli italiani non rinunciano a viaggi e vacanze, tuttavia sono molto propensi a contenere la spesa prevista. Sempre secondo Future4tourism le strategie che gli italiani attueranno per difendersi dall’aumento dei prezzi saranno: riduzione dello shopping, diminuzione dei giorni di vacanza, scelta di periodi meno costosi e riduzione della frequentazione di bar e ristoranti.
Ma non è l’unico problemino per hotel e ristoranti, il Covid torna a preoccupare, nessuno se l’aspettata così contagioso in piena estate. Mai così alto il tasso di positività – oltre 25% – e molti vacanzieri così decidono di prenotare all’ultimo, si comincia a parlare di disdette, mentre nelle strutture tornano le barriere in plexiglass e i dispositivi di protezione individuale e sale l’apprensione. Secondo gli esperti il picco dei contagi dovrebbe avvenire fra 10-15 giorni.
Ma non c’è solo il Covid ad influenzare le vacanze, scopriamo che il vino è sempre più determinante nella scelta della destinazione delle vacanze in Italia. Ad attirare in modo particolare i turisti è la possibilità di poter vivere esperienze immersive in grado di esaltarne il rapporto con il territorio. Le conferme arrivano da studi e analisi di flussi e offerte turistica ed evidenziano un legame sempre più stretto tra due mondi destinati a fare molti passi avanti insieme.
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