Finalmente abbiamo il nuovo, anzi vecchio, Presidente della Repubblica e ora, dopo una settimana estenuante di teatrino politico – dove i nostri “grandi elettori” hanno dato il peggio di sè – il Governo potrà finalmente tornare al lavoro, l’agenda è zeppa di urgenze.
Nonostante la tanto decantata crescita del PIL nel 2021 del +6,5%, che altro non è che un rimbalzo tecnico, la partita difficile dell’economia italiana si gioca in questo 2022. Difficoltà che riguardano molto da vicino tutto il comparto del fuori casa: 56 miliardi di euro di perdite negli ultimi due anni, 45.000 imprese che hanno chiuso per sempre, altre 50 mila si teme possano saltare in questo 2022 e 300.000 persone, fra titolari e dipendenti, che hanno perso il lavoro. Bisogna intervenire in fretta e bene.
Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno, come le opportunità di sviluppo legate al driver della sostenibilità di filiera. Annotiamo delle agevolazioni finanziarie e contributi a fondo perduto per un totale di 750 milioni di euro a favore delle imprese italiane ed a sostegno degli investimenti finalizzati al green. Una cifra consistente a disposizione di ogni tipo di settore produttivo, ma potrà esserci qualcosa anche per la Filiera Horeca?
Certamente sì, ogni categoria – gestori, distributori e produttori – potranno presentare loro proposte, infatti, il comunicato specifica che “possono richiedere l’incentivo le imprese di qualsiasi dimensione che svolgono attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria. I progetti devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro”.
È il momento di affrettarsi per gli operatori e le associazioni di riferimento. Compatti Possibilmente compatti.
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