Con il 2021 appena concluso il mondo Horeca comincia a tirare le somme. Secondo le stime di FIPE il 2021 per il settore Horeca registra nel complesso circa 60 miliardi di euro di incassi. Meglio del 2020 certamente, ma sempre sotto l’annata pre-Covid, il 2019 a fine anno ne ha segnati circa 85 di miliardi. Va detto che il 2021 poteva anche essere “leggermente” più performante senza le tantissime disdette di cene e cenoni festivi (Coldiretti parla di un 40% di sprenotazioni) a causa dell’aumento dei contagi. Di riflesso, e non poteva essere altrimenti, in quei giorni si è registrato un boom del delivery, ma che non è bastato a riequilibrare la situazione.
Un dato a doppia velocità , quello di dicembre, che trova conferma anche nel rapporto mensile della società di ricerca Formind sul beverage Horeca che a dicembre 2021 su dicembre 2019 registra due distinti trend, passando da un -4% circa della prima quindicina ad un -14% nella seconda quindicina. Risultato che evidenzia le difficoltà generate dalla ripresa della curva pandemica. Confermata anche da Formind la ripresa del 2021 sul 2020, +23% secondo, parliamo sempre del settore beverage Horeca.
Pertanto, la situazione nel suo complesso resta critica e offre la spinta alle diverse associazioni di categoria per avanzare richieste di sostegni e ristori, sia per fronteggiare mancati incassi sia per contrastare gli aumenti di materie prime e costi energetici. Si parla di un proseguimento della cassa integrazione e di un budget di circa 2 miliardi da assegnare ai ristori. Ma non è ancora stabilita quale percentuale di questo importo sarà attribuita agli operatori della ristorazione. Pare del tutto improbabile che i possibili nuovi indennizzi siano pari a quelli precedenti.
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