Oggi si festeggia Sant’Antonio Abate (o sant’Antuono, per distinguerlo dal più famoso Santo di Padova). Il santo protettore del fuoco, quindi, dei fornai e dei pizzaioli, ecco perchè il giorno della festa del Santo diventa la giornata mondiale della pizza, che possiamo considerare il piatto italiano più famoso al mondo, una pietanza che anche in questo 2023 sarà piatto trainante nei consumi fuoricasa, ma anche in casa.
Si stima che in Italia – nell’anno appena passato – se ne siano consumate quasi 3 miliardi. Una ricerca Aibi Cerved attesta che a prepararla ogni giorno, in Italia, sono oltre 36mila artigiani nell’ambito del “fuoricasa”, dividendosi tra bar, pizzerie pure, panifici, rosticcerie, gastronomie e ristorazione di vario tipo.
Sul mercato regna ancora la pizza al piatto (65%), ma con la pandemia ha conquistato quote importanti l’asporto con il 35% dei volumi. La consegna a domicilio rappresenta una delle tendenze di crescita per i prossimi anni, come conferma il 50,8% degli operatori interpellati. Quasi 8 Kg, questo il consumo medio pro-capite degli italiani.
Secondo i dati Cerved l’impasto più amato è quello classico napoletano, prediletto dalla metà dei consumatori, seguito a distanza da quello romano (21,5%), dalla pizza in teglia (11,1%) e, tra le nuove tipologie, si fa apprezzare la pinsa (7,2%). Il 10,1% dei consumi è quello che si potrebbe definire “innovativo”, ad esempio con le pizze multicereali, integrali, con miglio, farro e kamut o senza glutine, con semi di canapa e grani antichi. A sperimentare, sono soprattutto gli artigiani del Centro-Sud.
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