Il settore agroalimentare – uno dei più rappresentativi del made in Italy – ha saputo superare indenne il lungo periodo pandemico, ma ora teme le ripercussioni del conflitto Russo-Ucraino.
Per fare il punto della situazione di un settore così determinante per la nostra economia, Ambrosetti lancia la VI edizione del forum “La Roadmap del futuro per il Food&Beverage: quali evoluzioni e quali sfide per i prossimi anni”, che si terrà a Bormio i prossimi 17 e 18 giugno. Saranno cinque i temi portanti del Forum: 1 impatto delle crisi sulle filiere – 2 strategie di rilancio – 3 italian sounding – 4 internazionalizzazione e sostenibilità – 5 correlazione tra alimentazione, sport e salute.
Temi di grande rilevanza, ma il mondo del food&beverage è fatto anche di piccole cose e quotidianità, come ad esempio Open Food il primo format di ristorazione veloce che coniuga innovazione ed inclusione sociale, solidarietà, buon cibo e lotta allo spreco alimentare. Il progetto ha debuttato a Caltanissetta grazie a un bando promosso dalla Regione Sicilia e all’impegno congiunto di varie associazioni.
Chiunque può accedere a Open Food dalle 12 alle 14 e ordinare ciò che desidera tra 150 piatti. L’unica differenza rispetto a un normale ristorante è che, mentre chi può permetterselo paga il conto, gli altri possono corrispondere al locale la cifra simbolica di 1 euro a portata senza che nessuno, a parte il cassiere, se ne accorga. Inoltre, i clienti paganti potranno scegliere di donare un ulteriore contributo, aggiungendo un euro al proprio conto.
Insomma, chi può e chi no, mangiano tutti e tutti contenti.
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