Nell’ultima analisi di mercato compiuta da IWSR – International Wine & Spirits Research, la quale certifica che wine & spirits, segnali positivi dall’horeca mondiale, ma con “moderazione”, guardando al 2025, il canale del fuoricasa, relativamente al consumo di bevande alcoliche in paesi come Germania, Regno Unito, Usa e Italia mostra piccoli segnali di ripresa, anche se piccoli.
Va detto che non ci attendo un nuovo boom atteso, perché la moderazione nei consumi è diventata un concetto chiave, soprattutto tra i giovani, e le bevande “no alcool” incidono sempre di più in un mercato frammentato e competitivo. Ma in ogni caso, sottolinea IWSR, si registra una positiva inversione di tendenza dopo un periodo non breve di segnali negativi.
Ecco le tendenze della mixology che definiranno il nuovo anno secondo il barman Mattia Pastori per il quale, nel 2025, la mixology si evolverà con un focus su ingredienti freschi, stagionali e locali, privilegiando la sostenibilità ambientale e il recupero delle risorse del territorio. I bartender riscopriranno erbe selvatiche, varietà autoctone e prodotti tipici, creando esperienze che celebrano la biodiversità e il patrimonio culturale locale. Al contempo, ci sarà una crescente attenzione al recupero di spazi urbani e locali storici, trasformati in nuovi luoghi di incontro e comunità, dove il cocktail diventa un mezzo per rivitalizzare la zona e connettere le persone al territorio, rendendo ogni drink non solo un piacere, ma anche un atto di responsabilità e appartenenza.
Ma quali sono i drink che andranno?
I cocktail abbracceranno profili di gusto più sapidi, andando oltre le tradizionali note dolci e acide e dando vita a drink che sfidano le aspettative. Non mancheranno i classici, ci sarà molto Messico non solo con i suoi distillati iconici come Tequila e Mezcal, ma anche attraverso i cocktail tradizionali, tra cui Paloma e Margarita ci sarà il trend del Fifty Fifty, ovvero, l’unione in parti uguali di un amaro e un distillato o liquore ad alta gradazione alcolica che offrirà nuove possibilità di sperimentazione sia per i professionisti che per gli appassionati. E poi con i grandi classici che tornano in auge, Dai Daiquiri ai Long island, ma rivisitati in chiave moderna e personalizzata, Buon drink!
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