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Tutto aumenta: stime rincari fuori casa 2022
A riguardo degli aumenti del costo della colazione al bar – di cui ne abbiamo già parlato – i nostri followers ci fanno giustamente notare che aumentano anche gli altri prodotti food & beverage come succhi, bibite, birra, condizionati sia dagli aumenti degli imballi che delle materie prime.
Aumenta anche la pizza e non mancano le polemiche, specie a Napoli, dove la pizza si è sempre contraddistinta oltre che per la tradizione, anche per il prezzo popolare. Ma i tempi cambiano e anche la pizza napoletana s’arrende alla crisi causata dal Covid. Nel capoluogo campano la tradizionale Margherita arriverebbe a costare mediamente anche € 6,50. I pizzaioli fanno spallucce e ritoccano i listini.
Ma c’è una stima di quanto aumenteranno i prezzi al consumo fuori casa in questo 2022?
Secondo gli analisti, da noi interpellati, gli aumenti sono stimati in una forchetta che va dal 10 a 20%. È inevitabile e non è poco.
Questo aumento condizionerà la ripresa dei consumi non appena passata questa quarta ondata?
La risposta è no, la voglia di fuori casa degli italiani, in sicurezza, è sempre viva. Dovranno, dovremo, pagare di più per una pizza, un drink, una cena, questo è certo, ma gli aumenti potrebbero (forzatamente) consentire al mercato del fuori casa italiano di raggiungere le quote di fatturato pre-Covid prima del previsto? Vedremo…
Al netto degli aumenti, il mercato è sempre molto reattivo: la catena di hamburgherie “Bun”, format nato nel 2019, conta di aprire 10 nuovi locali e assumere 80 persone. Bene la ristorazione commerciale, bene anche il delivery, infatti, Deliveroo offre una trentina di opportunità di impiego sul territorio italiano per manager, rider, recruiters, esperti di comunicazione. Un altro big delle consegne a domicilio è Glovo che cerca una quarantina di ragazzi fra ingegneri e manager per la logistica. Non sarà il mercato tradizionale, ma è sempre Horeca che si evolve ed avanza, nonostante il Covid.
