Con settembre ormai agli sgoccioli si può dire praticamente conclusa la stagione estiva 2022, così come è conclusa la campagna elettorale, fortunatamente, non si vedeva l’ora.
Ma non parliamo di politica, parliamo di trend turistici sui cui andamenti annotiamo dati abbastanza contrastanti: secondo un’analisi di Smartpricing, l’estate 2022 ha fatto registrare risultati più che positivi per i soggiorni nelle strutture ricettive dove si sono superate anche le performance pre-pandemia del 2019. Secondo Samrtpricing ad arrivare in Italia in numero maggiore sono stati i turisti d’oltre Oceano.
Mentre, la società di ricerca Statista, elaborando i numeri degli arrivi dei voli turistici in Europa, stima che nel 2022 negli aeroporti Europei si sono registrati 290 milioni di arrivi contro il 579 milioni dell’anno 2019 pre-pandemico. Addirittura, sempre secondo l’analisti di Statista, il 2022 è sotto anche ad annate critiche come il 2009, l’anno della crisi finanziaria globale Lemhan Brothers e compagnia cantando, o nel 2003 l’anno della Sars.
Il Covid, secondo quanto enuncia Statista, ha avuto un impatto senza precedenti sul turismo europeo. E se sull’interpretazione dei dati dei flussi turistici dei distinguo sono necessari pare che, invece, non ce ne siano sui dati degli aumenti dei prodotti Food & Beverage.
Un dato fresco fresco ci giunge da Monaco di Baviera dove è in corso, in questi giorni, l’Oktober Fest la più grande festa della birra al mondo,: molto buona l’affluenza, meno i consumi che, del resto, sono già in calo da qualche anno, ma la polemica è sui prezzi che sono andati su oltre ogni aspettativa.
Un litro di birra costerà mediamente fino a € 13,80, 2 euro in più rispetto al 2019, con un’impennata del 15%. La birra più costosa si pagherà nella tenda Käfer e nei tendoni Schützen e Marstall; meno cari i boccali nel tendone Augustiner dove un litro di birra costerà solo €12,80.
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