Stilare un bilancio sull’andamento del mercato turistico in Italia è prematuro, ma se le premesse sono i dati di Giugno, c’è poco da stare sereni. Gli ultimi dati di Federalberghi parlano chiaro: rispetto all’anno precedente, nel mese scorso, sono mancate all’appello poco più dell’80% delle presenze. I numeri sono trasversali: da Nord a Sud, dalle città d’arte alle spiagge di riviera, dai rinomati luoghi di villeggiatura montana ai laghi. La debacle del turismo nazionale è riassumibile in due elementi: l’assenza generalizzata di turisti stranieri e le difficoltà economiche degli italiani.
Indubbiamente il 2020 sarà l’anno del cosiddetto “turismo di prossimità”: l’emergenza Coronavirus ha infatti impattato inevitabilmente sulla scelta delle mete per le vacanze e i riflettori sono dunque puntati su quelle locali.
Al primo posto si piazzano le località di mare con il 54% delle preferenze, a seguire quelle montane con il 16%, in crescita del 5% rispetto al 2019. E da un sondaggio condotto da Airbnb è emerso che tra le destinazioni più cercate ci sono Sicilia, Sardegna, Puglia, Trentino Alto-Adige e Costa Etrusca.
Ma soprattutto, il 62% degli italiani opterà per soluzioni completamente indipendenti, come case vacanza, ville e bungalow. A fare la differenza nelle scelte delle location sarà, quest’anno più che mai, la disponibilità della connessione a Internet: il 71% degli italiani, infatti, la considera fondamentale nell’ambito dell’organizzazione delle proprie vacanze.
Da oggi poi entra in vigore il nuovo Dpcm e fra le novità, chi viaggia in aereo potrà imbarcarsi con il bagaglio a mano. Il divieto imposto il 26 Giugno scorso per trolley e borsoni da sistemare sulle cappelliere, non è più valido. Ma novità sono previste anche per i treni: se le poltrone sono in verticale – e si può contare sul sistema di aerazione “rinnovata” – la distanza tra i passeggeri potrà essere inferiore al metro.