L’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di prodotti agroalimentari a Denominazione di Origine Protetta (DOP) e Indicazione Geografica Protetta (IGP) riconosciuti dall’Unione Europea: 295 prodotti DOP, IGP, STG e 523 vini fra DOCG, DOC, IGT.
Un patrimonio enorme, ma ancora poco conosciuto e inesplorato, basti pensare che gli stranieri che amano il made in Italy – e sono tanti – conoscono solo il 5% dei nostri prodotti DOP e IGP. Cioè, abbiamo ancora un incredibile buon 95% per prenderli alla gola, mandare in estasi le loro papille gustative, scioccarli per sempre, nutrirli, coccolarli e, in questo modo, stabilire un vincolo primordiale di quelli che diventano indissolubili.
Il cibo, del resto, da sempre è il mezzo più semplice e potente per conquistare le persone. Dunque, il Turismo gastronomico è un fenomeno in crescita che rappresenta uno dei driver di sviluppo, se non il più importante, del comparto nel post pandemia.
Ne parlano, in questa nuova puntata di Spunti di Vista, con Massimo Furlan – Direttore dell’Università della Birra e Massimiliano Serati – Direttore della Divisione Ricerca Applicata e Advisory della Liuc Business School, già promotori della tavola rotonda dal titolo: “Il turismo gastronomico dopo la pandemia. Quando, come e dove”.
Conduce l’intervista Giuseppe Rotolo, Direttore di Horeca Channel Italia.