In corso a Trieste, fino al 13 settembre, la Trieste Cocktail Week. Sono 23 le attività coinvolte: 17 bar, 4 ristoranti, 2 boutique e una lunga lista di proposte per valorizzare al meglio prodotti di qualità e sapienti miscelazioni.
Novità principale di quest’anno l’offerta dedicata anche a drink low and no alcohol e l’aumento di brand importanti che si affiancano all’appuntamento, tra i quali spicca anche Martini.
La Trieste Cocktail Week ha un’importante impronta social. Sui canali ufficiali dell’evento si potranno scorrere i video dedicati a ogni singolo cocktail promosso nei locali.
E, parlando di drink di successo, dagli US Open di tennis – appena conclusi con il trionfo del nostro Sinner – arriva il trionfo anche di un cocktail: l’Honey Deuce, un mix di vodka, limonata e liquore al lampone che si distingue in particolare per le tre palline al melone (simili, non a caso, a palline da tennis) che lo accompagnano.
Drink esclusivo, da bere solo nelle due settimane degli Open, quindi, una sorta di temporaney drink che è diventato un vero e proprio cult. Quest’anno il drink, durante la manifestazione, è stato venduto a 23 dollari (un po’ caro è vero, però ci si porta a casa il bicchiere commemorativo). Grazie ad esso sono stati incassati più di 10 milioni di dollari.
In buona sostanza… ha guadagnato più di Sinner e anche grazie a Sinner. Temporaney drink, un’idea che funziona, però.
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