La ristorazione è essenziale?
Sulla crisi da Covid, da un sondaggio svolto da Sky, è abbastanza sorprendente annotare che solo il 12,8% degli italiani ritiene che ristoranti e bar siano servizi essenziali. Un dato che stride con l’affluenza registrata nei locali in zona gialla in questi ultimi weekend. La ristorazione e i consumi fuoricasa non saranno essenziali per gli italiani, ma pare non ne sappiamo fare a meno. Meglio così.
Il turismo ripartirà
Da un’intervista al Corriere della Sera per il Ministro del Turismo Garavaglia, nel riaprire i luoghi dell’ospitalità bisogna essere pragmatici e non ideologici. Promette quanto prima ristori e, allo stesso tempo, ribadisce le stesse certezze del presidente Draghi: «Il turismo ripartirà, auspicando che nella fase di rilancio vi sia un maggior coordinamento fra le regioni». Le buone intenzioni non mancano, per il resto si attendono i fatti, al più presto.
Professionisti del turismo
A proposito di turismo. Si è celebrata ieri, 21 febbraio, la Giornata Internazionale della Guida Turistica e, dati i tempi, c’è poco da festeggiare, ma è stata comunque una buona occasione per accendere i riflettori su una categoria di professionisti importantissima per il turismo italiano e che, sotto molti aspetti, potrebbe essere un elemento chiave per la ripresa del settore.
Un Drink per il vaccino
Ma la ripresa è, ovviamente, legata al superamento della crisi pandemica dove, al di là di protocolli e limitazioni, l’unica soluzione – a detta degli esperti – è la somministrazione del vaccino quanto prima e al maggior numero di persone. Modello Israele, ad esempio, che ha già vaccinato il 70% della popolazione anche grazie a un gustoso incentivo: a chi si vaccina viene offerto un drink. Mentre a New York e Madrid prende forza l’idea di vaccinare subito gli operatori della ristorazione per farli lavorare in sicurezza e dare più tranquillità anche ai clienti.
Vini artigianali online
Nasce Coultura, l’enoteca online dei vini artigianali, una vetrina web per vitigni autoctoni, coltivati biologicamente e biodinamicamente che offre una selezione di etichette e bottiglie non presenti nella distribuzione organizzata. Sempre nel dinamico mondo dell’e-commerce del vino prosegue con successo l’avventura di Etilika, sempre più un punto di riferimento per tante cantine italiane. Ad oggi le referenze a catalogo sono quasi 4mila con grande attenzione anche al consumo responsabile. La parola Etilika nasce, infatti, mixando “etilico” ed “etica”.