Aprire a cena
Tenere aperti i locali fino alle 22:00. Lo chiedono in tanti, gestori e associazioni di riferimento, anzitutto, ma anche diversi Governatori di Regioni. Frena il Ministro Speranza e il Comitato Tecnico Scientifico se ne lava le mani dicendo che, da parte loro, nessun via libera e che la decisione è politica. Attendiamo la nuova politica, allora, ma che faccia presto, il mondo Horeca continua a pagare un prezzo altissimo che nessun ristoro potrà mai ristorare.
Weekend d’affari
Sette italiani su dieci a pranzo fuori nel weekend. Una boccata di ossigeno da quasi 200 milioni di euro per i locali aperti nelle Regioni “gialle”. Sono anche tornati al lavoro tanti italiani impegnati dall’attività di ristorazione e nella fornitura di cibi e bevande. È quanto emerge da una stima della Coldiretti sugli effetti dell’apertura nel fine settimana. Altro che ristori! Bisogna lavorare rispettando tutte le norme, ovviamente, cosa che non succede quando la politica deve fare le sue solite dichiarazioni.
Beverage delivery
Le consegne a domicilio hanno un futuro roseo anche per il beverage. Prova ne è l’ingresso in campo di pesanti player nella ricca partita delle bevande. Il colosso Uber ha, infatti, comunicato l’acquisizione di Drizly, il primo portale di rivendita beverage online degli USA, per 1,1 miliardi di dollari. Altri temibili competitor in vista anche per il mercato del beverage nazionale? È probabile, visto che quando accade negli USA, prima o poi, ma forse anche prima, giunge in Italia.
Ristorazione sostenibile
Al via il primo Master universitario in “Gestione e sostenibilità dei servizi di ristorazione”, organizzato dall’Università cattolica del Sacro Cuore. Sarà inaugurato il prossimo 12 febbraio in occasione dell’incontro online “Chimica, storia, marketing e new generation”. Obiettivo del master è quello di fornire una solida preparazione tecnica, gestionale e legislativa ai professionisti dei servizi di ristorazione commerciale e collettiva.
Brand storico
Concludiamo le news di oggi con uno speciale riconoscimento, quello di “marchio storico di interesse nazionale” assegnato ad Acqua Minerale San Benedetto. Con 65 anni di storia alle spalle, la rondine di San Benedetto entra ufficialmente a far parte dello speciale registro che il Ministero dello Sviluppo Economico ha creato per tutelare la proprietà industriale delle aziende storiche italiane e le eccellenze del Bel Paese nella sfida verso la valorizzazione del made in Italy, l’innovazione, la sostenibilità e la competitività internazionale.