Pare ci sia un bel regalo sotto l’albero per gli operatori Horeca, in special modo per una categoria di cui si parla poco, ma che resta l’asse portante del settore: camerieri e inservienti.
Per loro la nuova legge di bilancio del Governo prevede un’aliquota agevolata pari al 5% con esclusivo riferimento alle mance percepite. È una norma, nata su iniziativa della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, con l’obiettivo di fare emergere tassazione e contribuzione ufficiale, favorendo anche l’accettazione delle mance con la moneta elettronica.
Con l’auspicio che non sia una boutade del tipo “Open to Meraviglia”, in molti si chiedono se davvero sia quello delle mance il problema della ristorazione e del turismo. Ma a Babbo Natale, come a caval donato, non si guarda in bocca. Detto in soldoni, sulle mance che ricevi paghi solo il 5% di tasse, quindi, prima la tariffa era ben più alta, sempre che le mance venissero portate a reddito.
Secondo le stime di FIPE questa novità potrebbe generare, solo nella ristorazione, un ammontare complessivo di mance per un valore di circa 2 miliardi di euro l’anno, corrispondenti in media a circa 2mila euro per ciascuno dei 980mila lavoratori del settore. Sembra tanta roba, un bel regalo per Natale, ma è sempre opportuno avere cautela in questi casi, ripercorrendo il vecchio adagio, va sempre tenuto presente che nessun pasto è gratis.
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