Pubblicato il “Rapporto Ristorazione 2024” curato da FIPE-Confcommercio. Lo studio scatta una fotografia sullo stato di salute del settore ristorazione e individua i trend e le sfide che attendono il comparto nei prossimi mesi.
Nel dettaglio, il Rapporto evidenzia che a dicembre 2023 erano 331.888 le imprese della ristorazione, in leggera contrazione rispetto all’anno precedente (-1,2%). Un dato negativo che, secondo FIPE, non è necessariamente una cattiva notizia se si traduce in un rafforzamento delle competenze e un aggiornamento dei format.
Un settore in trasformazione, quello della ristorazione, dove emerge che oltre il 50% degli imprenditori nel 2023 ha effettuato uno o più investimenti in chiave green e digitale e un numero altrettanto importante prevede di investire quest’anno. Altri dati interessanti che emergono dal rapporto dicono che circa 9 ristoranti e bar su 10 hanno adottato misure concrete per il controllo dei consumi energetici e oltre l’80% delle imprese ha introdotto uno o più strumenti digitali all’interno dei propri locali.
A dimostrazione della dinamicità del settore, oltre 10.000 imprese hanno avviato l’attività nel 2023 (+6,5% sul 2022), un trend che è indebolito dai troppi insuccessi che segnano l’iniziativa di tanti aspiranti imprenditori: il tasso di sopravvivenza delle nuove imprese supera, a cinque anni, appena il 50%. Una debacle autentica.
Sempre secondo il Rapporto FIPE 2024, il 28,9% delle imprese è gestito da donne, con una più alta incidenza nel canale bar (33,1% del totale). Le imprese guidate da giovani under 35 sono il 12,9% del totale, concentrate principalmente nel segmento ristoranti (60,3%), mentre le attività sotto il controllo di imprenditori stranieri sono oltre 50mila (circa il 14% del totale).
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