Con la quarta ondata del Covid, che sembra essere passata, le preoccupazioni per il mondo del turismo ora sono altre: la crisi in corso fra Russia e Ucraina su tutte che, secondo Assoturismo Confesercenti, metterebbe a rischio in Italia 5,8 milioni di pernottamenti.
Tanto nel 2019, prima della crisi Covid, valeva il turismo russo in Italia che generava circa 1,7 milioni di arrivi ed appunto 5,8 milioni di pernotti. Una quota considerevole della domanda turistica nel nostro Paese che, superati i momenti più difficili della pandemi,a si sperava di recuperare.
Ma la crisi Ucraino-Russa rischia di avere ripercussioni ancora più pesanti e inevitabili su tutti quelli che sono i costi di gestione delle strutture Horeca sia per energia sia per le materie prime.
Come denuncia Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, con un esempio quanto mai emblematico: un albergo a Milano pagava a gennaio-febbraio 2021 circa 11 mila euro di bolletta elettrica, nello stesso periodo del 2022 ne paga 36 mila.
Gli aumenti a carico di clienti e consumatori saranno inevitabili, l’inflazione, anche.
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