In occasione di Beer&Food Attraction – nel contesto dell’International Horeca Meeting – in merito al mercato dei consumi fuori casa Bruna Boroni, Director Industry AFH TradeLab, sarà protagonista del Talk live dal titolo “Mercato Away From Home: stato dell’arte e prospettive”, in data 18 febbraio alle ore 11:30 in Horeca Arena. Abbiamo raccolto alcune sue dichiarazioni che anticipano quanto lei presenterà sul palco:
B. Boroni: «Nel corso del 2024, sebbene il mercato AFH abbia confermato di essere tornato sostanzialmente ai livelli pre-pandemia, i consumi food & beverage hanno registrato una leggera flessione a visite segnando un -1 6% in un leggero incremento a valore favorito anche da un persistere di un livello di inflazione lievemente superiore a quello generale del paese. Le maggiori contrazioni si sono registrate a livello territoriale nel nord del paese ed in particolare i consumi nel nord est sono stati penalizzati da un minor livello di presenze turistiche nel mese di agosto, e nelle grandi città dove l’aumento generale del costo della vita ha contratto leggermente i consumi».
D.: E se guardiamo alle occasioni di consumo, cosa emerge?
R.: «Dal punto di vista delle occasioni sono quelle più voluttuarie come la pausa mattina, la pausa pomeriggio e dopocena a soffrire maggiormente, mentre la colazione è l’unica occasione di consumo con trend saldamente positivi. Infine a livello di canale continua a che se a livello inferiore rispetto a l2023 la crescita delle catene della ristorazione commerciale e i ristoranti trainate dalle performance delle pizzerie e della ristorazione della fascia più alta chiudono l’anno con risultati migliori rispetto al mondo dei bar che hanno sofferto maggiormente».
D.: Dunque, anche le catene della ristorazione commerciale, generalmente sempre reattive, hanno registrato una frenata, dove il rallentamento della domanda interna ha certamente inciso. Ma, da cosa dipende questo rallentamento?
R.: «Il rallentamento della domanda interna dipende certamente da un perdurare di un contesto economico sfavorevole, e dalla minor disponibilità di reddito che hanno le famiglie italiane ma anche da una crescente insoddisfazione verso un’offerta che è diventata più costosa ma che non sempre, è in grado di offrire un’esperienza allineata alle aspettative di una domanda sempre più attenta ed esigente. Alla luce di questo quadro il mio intervento ha un duplice obiettivo: condividere una previsione aggiornata per il 2025, ed identificare 5 aree di intervento per tutti gli operatori della filiera per rilanciare i consumi e cogliere le opportunità che un mercato da oltre 100 miliardi al consumo continua ad offrire».
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