Secondo i dati del BartHaas Report, l’industria birraria italiana si posiziona al 22° posto nella classifica mondiale dei produttori, con una produzione annua di 18,4 milioni di ettolitri.
Ma parliamo anche di luppolo che, da qualche anno, viene coltivato anche in Italia. È vero che gli ettari messi a coltura non sono tanti, solo 20, ma è un punto di partenza importante, il futuro del luppolo italiano è ancora tutto da scrivere, ma le premesse ci sono.
Se il settore continuerà a crescere l’Italia potrebbe guadagnare pian piano un ruolo di rilievo nel competitivo mercato globale della birra, i consumatori potrebbero gustare birre sempre più caratterizzate da aromi e sapori tipicamente nostrani. Il settore birrario italiano sta vivendo un periodo di profonda evoluzione anche in termini qualitativi. La scelta di materie prime di qualità necessarie per produrre la birra, come orzo, frumento e luppolo, il rispetto di pratiche agronomiche corrette e della biodiversità, diventano per produttori e consumatori un valore imprescindibile.
I consumatori italiani stanno dimostrando, infatti, un interesse crescente verso prodotti di qualità, con una particolare attenzione al made in Italy e alla valorizzazione delle realtà agricole locali e tutto questo per la gioia dei beer lovers.
Beer lovers che, fra qualche giorno, si daranno appuntamento a Roma dal 18 al 20 ottobre dove si terrà la 10ª edizione di Euro Hop, organizzato da Manuele Colonna. La manifestazione si terrà presso il Salone delle Fontane dove 100 birrifici allestiranno i loro spazi e i visitatori avranno la possibilità di provare circa 800 birre differenti per esplorare le nuove tendenze. Ovviamente, all’interno del Festival sarà possibile anche mangiare alcuni finger food di altissimo livello.
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