Le bevande analcoliche è una categoria che riveste una notevole importanza nell’ambito dei consumi fuoricasa e l’Italia vanta produzioni di eccellenza. Una categoria che deve, però, fronteggiare delle insidie: dalla sugar tax – che potrebbe entrare definitivamente in vigore – sino ad alcune politiche comunitarie che non sempre vedono di buon occhio le produzioni di bibite e Soft Drink.
Anche per questo motivo UNESDA, che riunisce i produttori europei di Soft Drink, ha pubblicato il suo Manifesto delineando le sue principali ambizioni e priorità politiche per il mandato politico dell’UE 2024-2029. Il manifesto è incentrato su tre precisi impegni da parte dei produttori: il primo è quello di rendere il settore delle bevande analcoliche più sostenibile e competitivo puntando a creare valore continuo per l’economia e i cittadini europeo;
secondo impegno riguarda la transizione verso un sistema alimentare più sostenibile e salutare e aiutare gli europei a condurre uno stile di vita più sano intensificando gli sforzi per ridurre il contenuto medio di zucchero nelle sue bevande analcoliche, promuovendo pratiche di marketing e pubblicità responsabili;
terzo impegno, promuovere la sostenibilità ambientale lungo tutta la catena del valore attraverso una vasta gamma di azioni per ridurre la propria impronta di carbonio, proteggere le risorse idriche, migliorare l’efficienza energetica e raggiungere la circolarità dell’imballaggio.
L’impegno è preso vedremo il prossimo parlamento europeo come risponderà.
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