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I numeri della birra artigianale
La birra artigianale in Italia rappresenta il 4% del mercato nazionale, con una produzione di circa 500.000 ettolitri l’anno e ricava complessivamente oltre 250 milioni di euro, un settore che dà lavoro a 7.000 addetti. Un prodotto, secondo Unionbirrai, piace sempre più ai giovani, soprattutto ai Millennials.
Ma le notizie positive non finiscono qui. Il trend delle artigianali nel mondo va, potremmo dire, a tutta birra e rappresenta un valore di oltre 38 miliardi di dollari nel mercato globale. Secondo Market Watch crescerà del 14,1% l’anno fino al 2027. Settore sempre molto dinamico quello della birra dove anche i BIG apportano continue novità e innovazioni, come ad esempio Carlsberg Italia che ha avviato la fase up cycling del progetto pilota “Take Back-Give Back”, dedicato a dare nuova vita ai fusti di birra DraugthMaster, l’innovativo sistema di spillatura con fusto in PET riciclabile e senza CO² aggiunta. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i principali stakeholder a un uso più consapevole della plastica, con focus su tre temi chiave: riciclare, riusare, reinventare.
Sempre nell’ambito della sostenibilità da segnalare è la nuova Fiber Bottle, una bottiglia di birra a base biologica e completamente riciclabile. La bottiglia, inoltre, contiene anche birra prodotta con orzo biologico e rigenerativo.
Ma dopo la birra è d’uopo parlare di pizza, del resto, stanno benissimo insieme. Un’indagine CNA svela che tra il 2019 e il 2021, il numero di locali dove c’è pizza in tutta Italia sono calate del 4,2%, vale a dire di 5.366 unità. La crisi da Covid, ovviamente, c’entra parecchio, incredibilmente, ma forse non tanto, i locali pizza sono cresciuti nelle regioni settentrionali: in Lombardia ad esempio +3.489 unità, ora con 17.660 attività scalza la Campania dal gradino più alto del podio. Con il segno più per crescita di attività anche l’Emilia Romagna (+1.496 attività), il Veneto (+1.268 attività) e il Piemonte (+1.148 attività).
