A guidare le scelte di consumo per le feste saranno convenienza e italianità, almeno per la spesa domestica. Lo afferma il report di ISMEA dal titolo “La spesa domestica ai tempi dell’inflazione”.
Sarà un Natale, quindi, più costoso del solito quello che attende i consumatori italiani. Codacons e Assoutenti – che hanno messo a confronto i prezzi dei prodotti nel 2021 con quelli attuali – affermano che «imbandire le tavole quest’anno consterà agli italiani 340 milioni di euro in più».
Nell’Horeca, invece?
Nei ristoranti si prepara un Natale con i fiocchi. Il Corriere della Sera, indagando nel bresciano, parla di tutto esaurito con in evidenza, però, i timori legati agli aumenti. Anche qui Codacons ha fatto un po’ di conti: dalle feste di fine anno del 2021 a quelle del 2022 si parla di aumenti che vanno dal 10 al 15%. Praticamente in linea con l’inflazione, o quasi…
Occhio al conto, quindi, un conto di cui non terranno conto (scusate il gioco di parole) i ristoranti stellati per il classico cenone di Capodanno, dove si andrà da un minimo di € 200 a testa, per i locali con una stella, fino anche intorno ai € 1.500 per i pluristellati.
Un esempio? Festeggiare a Villa Crespi, con lo chef Antonino Cannavacciuolo, costerà ben € 450 a persona (bevande escluse).
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