Parliamo di vino e, nello specifico, di enoturismo. Un mercato in crescita guidato da alcuni specifici trend emersi in occasione della Global Conference On Wine Tourism di Alba e promosso da Enit.
Il primo trend in assoluto è quello riferito alla cultura e alla tradizione, fattori che esercitano una grande attrazione sui consumatori. Poi il valore della sostenibilità sociale e la possibilità di vivere questa dimensione turistico-gastronomia in spazi aperti con tutto quello che ne consegue per il benessere del turista wine lover.
Un mondo, quello del vino, che offre connessioni straordinarie con dimore storiche, autentiche perle italiane, ma che si concilia benissimo anche con gli hub gastronomici per offrire altre straordinarie opportunità di business. Inoltre, l’enoturismo è sinonimo di accoglienza ed ha davvero moltissimo da dire e da fare.
Dal mondo del vino “reale” a quello “virtuale” – delle vendite online – il passo è più breve di quanto si possa pensare, i due mondi possono dialogare e coesistere perfettamente, con la soddisfazione di entrambi. Del resto, il fenomeno dell’acquisto on line di vino sembra ormai essersi consolidato in maniera trasversale nelle abitudini dei consumatori dei principali mercati mondiali e sta cambiando gli assetti della distribuzione.
Anche nei Paesi dalla più antica tradizione enoica, come l’Italia, oggi ha raggiunto quota +4%, un valore superiore a Spagna e Germania (+1,7%), ma ancora inferiore a Francia (+9,9%) e Regno Unito (+11,9%).
In Italia i big player del wine e-commerce puntano su investimenti chiave, determinanti per raggiungere nuovi pubblici e rafforzare il legame con i propri clienti in un anno che sarà, probabilmente, più che di crescita di assestamento.
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