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Decreto “Milleproroghe” per l’Horeca: poco più di niente

Pubblicato

2 anni fa

1 Marzo 2023

Redazione

Provvedimenti statali a favore del comparto Horeca inseriti nel famoso Milleproroghe.
Eccoli i più significativi:

proroga a tutto il 2024 delle attuali concessioni balneari;
dehors liberi per bar e ristoranti fino al 31 dicembre 2023;
bonus chef;
sconto sulle accise della birra.

Gli sconti previsti dal Decreto sono del 50% per i produttori sotto i 10.000 ettolitri, del 30% tra 10.000 e 30.000 e del 20% tra 30.000 e 60.000.

Tutto qui?

Sì. A parte i birrai, non fanno certo salti di gioia le altre associazioni di categoria del mondo Horeca, come si evince nel messaggio di Raniero Albanesi, presidente di MIO Italia:

«Salti di gioia no, non credo che se ne possano fare. Certi provvedimenti sono positivi, ma non possono essere certo ritenuti una panacea o una soluzione; il bonus chef, ad esempio, va ad incidere solo su una porzione ridottissima degli operatori del settore Ho.Re.Ca. e non è certo utilizzabile dalle aziende. A riguardo, invece, siamo ancora in attesa che sul sito di Invitalia esca il bando firmato il 28 agosto dello scorso anno dall’ex ministro del Mipaaf, che prevedeva un fondo perduto del 70% per un massimale di spesa di € 30.000,00 per l’acquisto di beni strumentali e siamo ancora in attesa di questo bando, va bene anche la proroga al 31 dicembre dei dehors, anche se avrei prorogato a quella data anche l’esenzione dell’imposta di bollo. Inoltre, auspico che questa proroga venga recepita correttamente dai comuni dato che qualche comune già sta inviando maldestramente avvisi di intimazione alla rimozione dei dehors concessi a seguito dell’emergenza Covid. È vero che il fatturato del 2022 è in linea con quello del 2019, ma è anche vero che la marginalità netta non lo è affatto sia quello che resta in tasca non lo è affatto, e questo a causa degli aumenti delle materie prime e dei costi dell’energia. Pertanto, ben venga la riduzione delle accise sulla birra, ma mi aspettavo anche una sterilizzazione degli oneri di sistema riguarda i costi dell’energia anche per le aziende che hanno potenze installate inferiore 16 kW e mezzo».

Ringraziando Raniero Albanesi, auspichiamo anche noi maggiore incisività nelle azioni di Governo per un settore come la ristorazione che, ricordiamolo, è uno degli asset portanti della nostra economia.