Giugno è ormai alle porte, il primo dei 4 mesi estivi assolutamente determinanti per il mercato AFH, mesi dove si concentra il 60% delle presenze turistiche, il 35% delle visite fuori casa, il 40% delle consumazioni.
Mesi anche a tutto beverage, visto che i consumi di birra e cocktail – da giugno a settembre – sviluppano poco meno del 50% del totale dei consumi annui. Queste le stime della società TradeLab.
Non tutte le città, però, godono della stessa presenza di turisti dove, per il 70%, si concentra in 184 comuni, località molto ben attrezzate visto che si contano 84.292 bar e ristoranti, ovvero il 30% della numerica nazionale.
Dai punti di consumo ai consumatori, per saperne di più, TradeLab lancia la prima analisi dedicata a Gen Z e Millenials per comprendere in modo completo e approfondito come sta cambiando il modo di uscire e consumare dei 18-34enni fuori casa.
Ce ne parla Angela Borghi, Responsabile Commerciale Industry Away From Home di TradeLab:
«L’analisi sui giovani prende spunto da alcuni importanti inside emersi dal nostro monitoraggio continuativo dei consumi fuori casa a partire dal 4° quadrimestre del 2023 e proseguiti anche nel 1° quadrimestre del 2024, ossia che i giovani e in particolar modo i 18-24enni stanno riducendo la frequentazione del fuoricasa eccezion fatta per le catene di ristorazione. Questo può essere dovuto sia ad una riduzione del budget a disposizione dei giovani sia alla maggior concorrenza di altri capitoli di spesa: telefonia, abbigliamento, palestra, concerti, ma anche probabilmente ad un cambiamento nei loro bisogni, nelle loro abitudini e, quindi, nei loro comportamenti. Accanto alla riduzione della frequentazione fuori casa si sta assistendo anche ad una loro preferenza nel consumo di bevande analcoliche, low alcol, rispetto a quelle alcoliche. L’analisi che abbiamo lanciato ha proprio l’obiettivo di analizzare questi fenomeni e di rispondere ad alcune domande che sempre più le aziende si stanno facendo: come trascorrono le loro serate i giovani? Come e dove fanno gli aperitivi, le cene e i dopocena? Perché scelgono di uscire oppure di incontrarsi a casa? L’aumento dei prezzi ha influenzato i loro comportamenti? È vero che scelgono di comprare in GDO o nei negozi al dettaglio e poi consumare in piazza? Il fenomeno del low-no alcol è solido? Crescerà?».
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