Da un’indagine congiunturale di Fipe-Confcommercio sulla ristorazione commerciale si evince un moderato aumento del clima di fiducia che viene quotato a un indice di gradimento pari a 113,5 nel secondo trimestre 2023 (nel 2022, stesso periodo, era 112,0).
Anche i giudizi sull’andamento dei flussi di clientela sono positivi (+16,2%) e superiori di 6 punti percentuali rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2022. Ma il segnale più significativo sono i giudizi sulle aspettative per il terzo trimestre del 2023 che risultano essere positivi sia in termini economici che occupazionali. Qui si avverte l’influenza di una stagione turistica che si annuncia positiva, soprattutto sul versante del turismo internazionale.
Tuttavia, specifica l’indagine FIPE, le valutazioni di questo secondo trimestre risentono a livello generale dello scenario caratterizzato da un’inflazione ancora elevata e dal progressivo aumento dei tassi di interesse che penalizzano l’accesso al credito. Va anche detto che, nonostante le difficoltà nelle assunzioni di personale – sempre secondo l’indagine FIPE – sono in miglioramento le valutazioni sulla dinamica dell’occupazione nel secondo trimestre dell’anno con un saldo che si attesta a +19,1% e guadagna 21 punti nel confronto con il secondo trimestre del 2022.
Guardando ora a quelle che sono state le dinamiche di apertura di nuovi locali e contestuali chiusure – la cosiddetta natimortalità – analizziamo uno studio condotto dall’Osservatorio di TheFork sull’apertura di nuove attività di ristorazione con somministrazione in Italia: i risultati mostrano un primo trimestre caratterizzato da una crescita nel numero delle nuove imprese, pari al 9%, a fronte però di un parallelo aumento delle cessazioni (+15%), con un saldo ancora col segno meno. La ricerca ha contabilizzato le nuove aperture da ottobre 2022 ad oggi nella numerica di 4.787 a fronte di 9.000 cessazioni nello stesso periodo.
Per quanto riguarda la tipologia di locali, tra le nuove aperture prevalgono i ristoranti di cucina italiana in tutte le Regioni della penisola, con una media del 62%, mentre la cucina asiatica si aggiudica il secondo posto soprattutto nelle Regioni del nord e del centro (15%). Sul terzo gradino del podio troviamo le pizzerie (10%), seguite da ristoranti a base di carne/pesce (7%) e poi ancora con quote minori ristoranti con cucina internazionale (greca, francese, messicana).
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