Ultimo giorno di Vinitaly a Verona. Una 55ª edizione che si conclude con piena soddisfazione da parte di organizzatori e degli espositori, anche per la nutrita presenza istituzionale.
In testa la premier Giorgia Meloni a ribadire quanto questo comparto sia un asset fondamentale dell’economia italiana e non solo. Un’edizione all’insegna della positività, nonostante ci sia ancora incertezza economica. Secondo dati Ismea, il vino italiano, infatti, gode di buona salute. Molto bene il 2022 e anche il 2023 viaggia nella stessa direzione nonostante gli aumenti considerevoli.
Calano le vendite nella GDO (-2,2%), ma sono in crescita nel canale del fuoricasa. Molto bene l’export cresciuto del 10% nel 2022 fino a quota 8 miliardi di euro. Un mondo vario quello del vino, come vari sono i territori italiani. Il 70% delle bottiglie italiane sono Docg, Doc e Igt: con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 76 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg) e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt). Il restante 30% sono vini da tavola.
Fra le aziende presenti al Vinitaly segnaliamo Montelvini che, per l’occasione, ha presentato il nuovo progetto Asolo Experience che punta a coinvolgere i migliori wine bar e ristoranti italiani per raccontare, al di fuori dei confini veneti, un territorio sintesi di tradizione e cultura.
Il nuovo concept, studiato per ricreare le eleganti atmosfere di Asolo, viene comunicato attraverso il supporto di materiali esclusivi, appositamente ideati da Montelvini. Previsti inoltre una serie di eventi, masterclass e attività social pensate per coinvolgere i winelovers, offrendo loro un’esperienza di consumo autentica, identitaria e premiante.
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