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Al ristorante senza Green Pass
Secondo un’indagine del Censis – Confcooperative, elaborato sulle analisi delle fmi sulla crisi provocata della guerra, sono in pericolo 184.000 imprese che danno lavoro a 1,4 milioni di persone.
La fiammata dell’energia prima e la crisi provocata dalla guerra poi rischia di incenerire il 3% del PIL nel 2022. Sarebbe più di un disastro economico, visto che per questo 2022, prima dello scoppio della guerra, si stimava una crescita del PIL italiano del 4,7%. Certo, nulla in confronto alla tragedia che sta vivendo il popolo ucraino al quale va tutta la nostra solidarietà, ma le ripercussioni di gesti sconsiderati da parte di pochi provoca danni umani e allo stesso tempo materiali. sentimento umano che non servirà a fermare il conflitto.
L’inattesa contrazione che rileva l’indagine riguarderà anche il settore Out of Home italiano?
È molto probabile, se la crisi non viene risolta velocemente. Oltre a tutto questo bisogna tenere d’occhio ancora il Covid: gli ultimi dati sulla pandemia mostrano un rallentamento della discesa della curva dei contagi, anzi, una seppur lieve risalita. Il virus è ancora in circolo, ma non è più oggetto di grandi preoccupazioni, il Governo è pronto ad abolire il Green Pass per entrare nei ristoranti al chiuso.
Come dicevamo, oggi le preoccupazioni maggiori sono i venti di guerra e il caro prezzi che ne deriva. Fra il serio e il faceto c’è sempre qualche trovata originale anche contro il caro carburanti: nel Ristorante Borgo Antico di Monte Sant’Angelo da oggi, per chi prenota un tavolo da 4 persone e arriva da zone limitrofe, c’è il bonus benzina da 10 euro.
