Il food & beverage è un comparto strategico per l’economia del nostro Paese, non solo per i consumi interni, quanto anche – e soprattutto – per l’esportazione dalla quale giungono dati e numeri lusinghieri.
L’agroalimentare nazionale, in questi primi sette mesi del 2024, sui mercati esteri ha segnato un +9,3% dai dati elaborati dal Centro Studi di Federalimentare relativa alle stime sull’export 2024. Un risultato che proietta il nostro export verso un record che potrebbe raggiungere la quota complessiva di 57 miliardi, confermando in queto modo il suo valore e assicurando una vigorosa spinta per l’intera economia nazionale.
Non è un risultato casuale: premia un settore che salvaguarda e riunisce in sé i valori iconici di un patrimonio inestimabile di cultura, qualità e bontà del Made in Italy. Mangiare italiano è sinonimo di qualità, raffinatezza, gusto. Sono doti che mettono d’accordo i Paesi più importanti del mondo.
Tra i mercati che amano in modo speciale i nostri prodotti, svettano gli Stati Uniti; primeggia ancora la Germania che continua ad essere leader in classifica con 4,6 miliardi, ma le esportazioni si consolidano anche nei Paesi come Spagna, Regno Unito e Francia.
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