Parliamo di ristorazione collettiva, categoria di operatori che lancia un grido di allarme. È quello degli operatori riuniti al Cirfood District di Reggio Emilia per il secondo summit di settore dai lavori è emerso che il nodo principale è quello degli appalti sottocosto e dei requisiti ambientali che sono praticamente insostenibili, i cosiddetti CAM (Criteri Ambientali Minimi) che in special modo nelle mense scolastica devono garantire almeno il 50% di Prodotti BIO e derrate a Km zero, condizione questa che a 5 euro a pasto non è per nulla sostenibile economicamente dalle aziende di settore.
Senza una revisione del Codice Appalti, un ammorbidimento dei CAM (i Criteri Ambientali Minimi introdotti nel 2020) e un innalzamento delle basi d’asta, il settore della ristorazione collettiva rischia il default. Quali sono i numeri della ristorazione collettiva in Italia oggi: con circa 750 milioni di pasti serviti ogni anno e oltre 100 mila persone, di cui oltre l’80% è rappresentato da donne a Ristorazione collettiva riveste da sempre un ruolo strategico per il Paese, assicurando ogni giorno servizi essenziali per scuole, ospedali, strutture sociosanitarie, aziende e grandi collettività.
Un settore vitale per il welfare pubblico, che richiede tuttavia – queste le richieste emerse in occasione del Summit di Cirfood District, un sostegno adeguato per continuare a garantire il proprio valore e impegno, in un contesto caratterizzato da criticità strutturali e una scarsa attenzione nel dibattito pubblico.
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