Oltre all’aumento dei prezzi delle acque minerali, identico problema si riscontra nel mondo del vino: anche qui fioccano gli aumenti delle materie prime e, a partire da gennaio, è previsto un +115% per quanto riguarda il vetro e un +30/40% per il cartone. Nonostante i prezzi in salita vi è penuria di materiali come bottiglie ed etichette. Il dilemma è grosso, scaricare tout cout gli aumenti a valle potrebbe inficiare la ripresa del mercato. E, a proposito di prezzi al pubblico, da un’indagine di Coldiretti/Censis è emerso che il vino italiano viene venduto a quasi 1/3 in meno (-29%) rispetto prezzo di quello francese, nonostante la crescita qualitativa riconosciuta dai mercati mondiali.
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