La pizza, una delle pietanze, se non l’unica, più amata dagli italiani: si stima che in Italia ci siano circa 127.000 attività che vendono pizza, includendo pizzerie, ristoranti-pizzerie e bar-pizzerie.
Un dato più recente parla di 88.793 attività con “attività di pizzeria”, indicando una crescita del 25% rispetto al 2023, secondo una fonte nel 2025 in Italia si consumano circa 8 milioni di pizze al giorno, che equivalgono a circa 3 miliardi di pizze all’anno.
Un settore molto molto dinamico, quello delle pizzerie, ed ora per gli operatori del mondo pizza, ma anche per i semplici buongustai, c’è una nuova pubblicazione che offre una visione futuristica e strategica sulla pietanza più amata dagli italiani: “Pizza (Re)connection”, Dario Flaccovio Editore, per la collana Fu Turismo.
Come nasce questo progetto e quali obiettivi persegue?
Lo abbiamo chiesto all’autrice della libro Giusy Ferraina: «Pizza (RE)Connection è un progetto che nasce da un lungo periodo di osservazione che è durato per alcuni anni, proprio nel momento in cui da giurata del Campionato Mondiale della Pizza e da giornalista in giro per le varie pizzerie, ho messo insieme i pezzi di un puzzle in cui c’è una grande differenza tra il pizzaiolo di provincia che punta a farsi conoscere e cerca di cavalcare le tendenze, facendolo anche in modo sbagliato, e il pizzaiolo effettivamente più rinomato, che sta nelle classifiche, che è conosciuto e che le tendenze le detta. Si è notato, e ho notato, una forma di copia e incolla di alcuni format di successo su realtà che effettivamente cercano di fare business, di provare a fare ciò che ha funzionato per gli altri, ma lo fanno in un modo, diciamo, non propriamente originale e personalizzato. Quindi l’obiettivo di questo libro non è altro che mettere in evidenza quelle che sono le tendenze del mondo pizza di oggi, dare dei consigli e dare degli strumenti su come devono essere applicate nel modo più personale possibile, affinché l’identità della propria pizzeria venga rispettata e valorizzata nel modo giusto e non annullata attraverso un copia e incolla di format, tendenze e mode che poco porterebbero effettivamente sul lungo termine al pizzaiolo stesso».
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