Dopo più di un anno di passione per ristoratori, baristi, esercenti vari e distributori HoReCa sarà ancora Pasqua in rosso. Una doccia fredda, ghiacciata per chi, illudendosi, sperava di continuare a lavoricchiare, anche se tenendosi in equilibrio “precario” sui vari colori delle regioni. Ma niente da fare, i contagi sono in aumento e dei vaccini non v’è certezza, ma neanche chiarezza. Nessuno sa (neanche quelli che avrebbero il dovere di sapere) quando arriveranno, se saranno sufficienti e come si chiameranno.
Le certezze, tanto per “non” cambiare, mancano anche sul fronte ristori – pardon, sostegni – per gli operatori HoReCa, infatti, non sono ancora chiari i meccanismi con i quali verranno erogati, in quale misura e la platea dei beneficiari. I super tecnici del Governo continuano a fare calcoli su calcoli, si arrovellano sulle calcolatrici, stabiliscono ipotetiche percentuali di perdita sulle quali inputare altre ipotetiche percentuali d’indennizzo; stabiliscono ipotetici archi temporali e, almeno tre volte al giorno, cambiano i tetti di fatturato, per poi alla fine scoprire che non ci sono risorse a sufficienza. Questa però è una certezza, almeno una l’abbiamo trovata.
E allora i nostri super tecnici, per capire da che parte devono andare a parare, hanno avuto una genialata degna di un Macchiavelli. Ogni giorno fanno “trapelare” ad arte delle bozze di calcolo, i bene informati (maligni, ma neanche tanto) dicono che li fanno uscire a bella posta per sondare l’umore di chi è in trepida attesa del sospirato sostegno. Il risultato che ottengono è assolutamente straordinario perché, ad ogni bozza che partoriscono, fanno incazzare qualcuno: ristoratori, baristi, pizzaioli, mastri birrai, distributori di bevande e food service… sono tutti, ma proprio tutti, sull’iperincazzato nero, ancora più nero da quando hanno appreso che Pasqua sarà rossa.
Come possiamo vedere, in questa storia italiana i colori non mancano: arancione chiaro e scuro, ma anche giallo e un po’ di bianco. Non per nulla, Arlecchino è un orgoglio nazionale.
Niente certezze allora? No, una ce n’è: la lotteria degli scontrini. La soluzione di tutti i problemi. In questi giorni i TG ne parlano a piena voce subito dopo le notizie sul virus. Gli italiani possono stare tranquilli, il messaggio è chiaro, anche qui la chiarezza c’è ed è questa: nel Paese, che nelle occasioni difficili si affida ciecamente alla sua buona stella, una botta di culo, prima o poi, arriva!
Stiamo sereni, quindi, serenissimi: un vaccino ancora no, ma uno scontrino lo possiamo fare subito, un’occasione così non la possiamo sprecare.