Le notizie del giorno non possono che riferire della criticità in assoluto più rilevanti che investono l’economia del Paese e, di conseguenza, anche il settore del fuoricasa: il prezzo fuori controllo della bolletta energetica. Secondo Confesercenti le imprese di turismo e terziario pagheranno una maxi bolletta di 11 miliardi di euro, una cifra pazzesca che erode di fatto la crescita che, comunque, vi è stata nel comparto della ristorazione.
Infatti, nel il secondo trimetre di quest’anno, si è incassato un +67,9% rispetto al 2021 e +9,8% rispetto al 2019. I dati sono di FIPE che chiede urgentemente, contro il caro energia per bar e ristoranti, di “Rafforzare il credito d’imposta”. Certamente non basta spegnere nei locali i condizionatori, mettere le bollette in vetrina o fare aperitivi a lume di candela per far fronte ai diversi problemi, TNI Italia (Tutela Nazionale Imprese) propone un manifesto in 5 punti:
1) Abrogazione della legge Bersani;
2) Aliquota fiscale del 15% come per le multinazionali;
3) Agevolazioni per il caro bollette;
4) Credito d’imposta sulle locazioni per il 2022;
5) Reintroduzione del voucher per i lavoratori e revisione del reddito di cittadinanza.
TNI Italia presenterà il manifesto a tutte le forze politiche in campo chiedendo ai candidati di sottoscriverle. Il settore Horeca entra, quindi, di prepotenza nella campagna elettorale, ma pare al momento non suscitare l’attenzione dei nostri candidati, di turismo e Horeca si parla… zero.
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