Dalle foglie di ananas, alle bucce di limone fino all’acqua delle olive. Ecco il trend in ascesa che, per realizzare ottimi cocktails, trasforma in veri e propri ingredienti gli scarti che di solito finirebbero nell’immondizia.Del resto in tempi di Coronavirus e di crisi economica non si smette di lottare contro lo spreco alimentare. Anzi, dove possibile si incrementano le idee virtuose. Anche nella mixology. Nati dall’esigenza di ricostruire un presente sempre più sostenibile, i drink a zero sprechi sono la frontiera dell’home bartending e faranno da apripista anche alla riapertura dei locali. Ma i cocktail sostenibili vanno ben oltre la “tendenza”.
Trovare, infatti, soluzioni creative all’impiego degli scarti o applicare sempre più semplici metodi di conservazione naturale può allungare i tempi di vita di alcuni ingredienti del drink e, di conseguenza, portare al risparmio di prodotti oltre che di denaro. Lo zero waste non è una novità tra gli chef, ma oggi più che mai è un’esigenza sentita sempre più anche dai bartender.
Cocktail ready to drink, drink analcolici o low alcol e l’affermarsi della sostenibilità attraverso la scelta e la valorizzazione di ingredienti del territorio. Sono queste, dunque, alcune delle nuove tendenze mixology che terranno banco con la World Cocktail Day, festa internazionale in programma domani 13 maggio, anche in Italia, nel rispetto delle misure anti Covid.