Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che illustra i criteri di ripartizione del “Fondo per la Valorizzazione dei Prodotti Agroalimentari, Tradizionali e Certificati”, per favorire la transizione ecologica nel settore della ristorazione.
Il decreto illustra il metodo applicativo, le risorse assegnate a ogni regione, i requisiti di ammissibilità e le modalità di richiesta. Il fondo – secondo l’articolo 4 – sarà ripartito su base regionale: a ogni territorio verrà assegnata una percentuale. Ogni soggetto che presenterà domanda e sarà ritenuto ammissibile riceverà la stessa quota di finanziamento.
I criteri di assegnazione saranno il numero delle produzioni individuate presenti sul territorio regionale. Nello specifico gli incentivi sono destinati a:
imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
imprese ricettive, inclusi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
pubblici esercizi, incluse scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.
Ma su quali prodotti si focalizza il decreto per la ristorazione ecologica?
Il passaggio a una ristorazione ecologica è auspicato implementando le tradizioni locali e il km 0, con sovvenzioni per gli esercizi che distribuiscono in particolare i prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT), ma anche i DOP, gli IGP e STG.
La sostenibilità, quindi, è sempre più un must per la ristorazione del futuro, un tema centrale discusso anche a “C’è + Gusto” a Bologna: cucina vegetale, spesa green, mangiare verde, valorizzare la stagionalità dei prodotti, diminuire il consumo della carne. Secondo quanto emerso durante i lavori almeno l’80% della perdita di biodiversità globale è causata dall’agricoltura e dal sistema alimentare mondiale, come mostra il rapporto Food4Future. Bisogna agire!
Un impegno, una sfida irrinunciabile per tutti gli operatori Horeca, dai produttori ai gestori dei punti di consumo, passando per i distributori.
Obiettivo: avviare progetti comuni, fare bene e fare in fretta.
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