Il lockdown delle attività ha portato l’attenzione sulle necessità della ristorazione. Ma la richiesta di aiuto comprende tutto il comparto del Food&Beverege, in particolare il settore dei Cocktail bar anch`esso duramente colpito.
A distanza di due mesi dall’inizio dell’emergenza Covid-19 e di altrettanti giorni di lockdown delle attività industriali e commerciali, non considerate di prima necessità, si sta timidamente cominciando a guardare verso una ripartenza. Ma se l’attenzione principale è indirizzata all’ambito ristorazione, c’è anche tutta quella importantissima “fetta” di piccole aziende che spazia tra bar, lounge bar e cocktail bar. Un settore che ad oggi ha subito un danno di fatturato fino al -80%. Tant`è e sarà, per il 2020, secondo le prime stime di manager e proprietari dei cocktail bar italiani. Un dato che emerge da un`indagine realizzata dalla Guida BlueBlazeR sui Migliori Cocktail Bar d`Italia sui locali, presenti nell`edizione 2020. La speranza di ripresa però resta viva.
Alessandro Procoli, bartender di The Jerry Thomas Project Rome, in un`intervista rilasciata a Reporter Gourmet, chiarisce come «al momento della riapertura ci sarà da fare i conti con l’economia spicciola. Si taglierà per forza di cose il superfluo, come le uscite al ristorante o una bevuta fuori con gli amici. Ma questo sarà un comune denominatore in tutta Italia. Le città più grandi però – continua Procoli – vanno a braccetto da tempo in fatto di evoluzione nelle abitudini e abbiamo creato una sorta di community di locali che rappresentano internazionalità, cultura del viaggio. Parlando di soluzioni, è difficile fare congetture oggi. Come “Jerry Thomas” quello che abbiamo pensato di fare è inserire un piccolo menù aggiuntivo con drink a un prezzo maggiormente accessibile, senza però modificare la carta storica. In questo modo si riesce ad andare incontro a una fetta di pubblico più ampia, rispondendo a necessità di spesa differenti».
E in attesa della ripartenza le iniziative in tutta Italia non mancano. Dall`apertivo a domicilio con tanto di classici come Mojito e Spritz in formato delivery, sino alla creazione di un un nuovo cocktail ribattezzato Quarantini e bevuto durante le aperichat, nuova frontiera social del classico aperitivo tra amici. Per alcuni è solamente un Martini da gustare a distanza, ma in molti hanno deciso di personalizzare la ricetta e renderla più fantasiosa. Il Quarantini, insomma, è la risposta alla chiusura dei locali: combatte la distanza e aiuta a restare in contatto, sorseggiandolo davanti al computer in compagnia “virtuale” della propria comitiva.